La Chiesa si impegna per i bambini: un incontro a Roma in vista della Giornata mondiale del 2026

Incontro a Roma sulla Giornata mondiale dei bambini del 2026, con focus sui diritti infantili e testimonianze da Gaza, evidenziando l’importanza della pace e dell’impegno collettivo per il futuro.
La Chiesa si impegna per i bambini: un incontro a Roma in vista della Giornata mondiale del 2026 - Socialmedialife.it

Un incontro significativo si è svolto a Roma, presso la sala Pio XI di Palazzo San Calisto, per discutere il futuro dei bambini nel contesto della Chiesa e della società. Il meeting, intitolato “La Chiesa dei bambini“, ha avuto come obiettivo principale quello di preparare il terreno per la seconda edizione della Giornata mondiale dei bambini, prevista nel settembre 2026. Questo evento è stato promosso dal Pontificio Comitato per la giornata mondiale dei bambini e presieduto da padre Enzo Fortunato.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

L’importanza del riconoscimento dei diritti dei più piccoli

Durante l’incontro, il cardinale José Tolentino de Mendonça ha sottolineato l’importanza di una Chiesa che sappia ascoltare e riconoscere le esigenze dei più piccoli. Ha affermato che i bambini non devono essere visti solo come oggetti di cura pastorale o sociale ma come soggetti attivi nella vita ecclesiale. Secondo il cardinale, ascoltare le loro voci e accogliere i loro sguardi rappresenta un gesto fondamentale per la comunità cristiana. I bambini possiedono una sensibilità innata verso temi quali verità, giustizia e amore che gli adulti devono imparare a comprendere.

L’incontro è stato organizzato in concomitanza con il Giubileo delle famiglie e degli anziani ed è stato caratterizzato da un forte richiamo alla responsabilità collettiva nei confronti dell’infanzia. Padre Fortunato ha ricordato che molti minori nel mondo vivono situazioni drammatiche legate alla guerra e all’abbandono delle proprie case. Ha esortato i presenti a non dimenticare mai l’importanza del gioco e dell’immaginazione nella vita infantile.

Testimonianze dalla Striscia di Gaza

Una delle testimonianze più toccanti durante l’evento è stata quella di Tanya Haj-Hassan, pediatra attiva nella Striscia di Gaza. La dottoressa ha descritto una realtà devastante in cui i bambini sono privati non solo dell’assistenza medica ma anche dell’istruzione fondamentale. Le sue parole hanno messo in luce la gravità della situazione: “Gaza è un test della nostra integrità,” ha affermato con forza.

Haj-Hassan ha sollecitato tutti ad agire con compassione nei confronti delle vittime innocenti del conflitto armato, sottolineando che lasciare morire questi ragazzi significherebbe condannare al buio anche le generazioni future. La sua testimonianza ha richiamato l’attenzione sulla necessità urgente di intervento umanitario efficace.

Dacia Maraini parla di pace

La scrittrice Dacia Maraini ha partecipato al meeting portando avanti un messaggio chiaro sulla necessità immediata di pace nel mondo contemporaneo. Ha evidenziato come le tragedie vissute dai bambini in luoghi colpiti da conflitti armati siano ferite aperte nell’anima collettiva dell’umanità intera.

Maraini ha citato recenti dichiarazioni fatte da Papa Leone riguardo al dolore provato dai genitori che perdono i propri figli sotto bombardamenti indiscriminati; queste parole hanno risuonato profondamente tra gli intervenuti all’incontro. Per lei, costruire un futuro migliore passa necessariamente attraverso azioni concrete volte alla promozione della pace.

Un evento sportivo per sostenere la causa infantile

In chiusura del meeting, padre Enzo Fortunato ha annunciato una partita benefica patrocinata dalla FIFA prevista per settembre 2026; questo evento avrà lo scopo sia di incrementare consapevolezza sui diritti dei minori sia di raccogliere fondi necessari alla realizzazione delle attività legate alla Giornata mondiale dei bambini.

Il comitato sta lavorando affinché questa iniziativa possa coinvolgere sempre più giovani partecipanti; lo scorso anno erano stati circa 100mila quelli coinvolti nelle attività proposte dall’evento precedente. Fortunatamente ci sono segnali positivi sul fronte ecclesiastico riguardo all’approvazione finale da parte di Papa Leone su questa importante iniziativa dedicata ai più vulnerabili tra noi: “Ci prepariamo ad affrontare questo impegno senza gravare sul bilancio ecclesiastico,” conclude padre Fortunato.

Change privacy settings
×