Il settore culturale italiano ha mostrato segnali di ripresa nel 2024, secondo il Rapporto SIAE. Dopo un periodo difficile a causa della pandemia, gli eventi dal vivo hanno registrato un aumento significativo di spettatori e spesa. I dati evidenziano una rinascita del cinema, dei concerti e del teatro, con tendenze positive che si prolungano anche nel 2025.
Un comparto tonico e in crescita
Nel corso del 2024, l’industria dello spettacolo ha visto un incremento notevole. Sono stati organizzati circa 3,37 milioni di eventi , attirando ben 253,5 milioni di spettatori . La spesa complessiva per questi eventi ha superato i 4 miliardi di euro . Nonostante la leggera diminuzione della spesa media per spettatore , l’entusiasmo generale è rimasto alto.
Cinema, teatro e concerti hanno contribuito a questo ritorno alla normalità. Le fiere e gli eventi sportivi hanno anch’essi giocato un ruolo importante nella rivitalizzazione dell’interesse verso le attività culturali. Il panorama si presenta variegato e ricco di opportunità per artisti ed operatori del settore.
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Cinema: un exploit confermato nel 2025
Il cinema ha vissuto una fase particolarmente positiva nei primi mesi del 2025. Gli spettatori nelle sale sono aumentati dell’8,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; questo corrisponde a circa 30 milioni di ingressi. Anche la spesa al botteghino è cresciuta significativamente: +10% rispetto al primo quadrimestre del precedente anno . Inoltre c’è stato anche un incremento degli eventi proiettati pari allo +0.8%.
Questi numeri indicano non solo una ripresa ma anche una crescente fiducia da parte degli italiani nei confronti delle sale cinematografiche dopo i lunghi periodi di chiusura forzata durante la pandemia.
Concerti: traino economico e culturale
I concerti dal vivo continuano ad essere uno dei principali motori economici della cultura italiana. Sebbene rappresentino solo il due percento dell’offerta totale degli spettacoli live in Italia, nel corso del passato anno hanno coinvolto ben 29 milioni di persone generando quasi un miliardo in termini economici; ciò equivale al venticinque percento della spesa totale per lo spettacolo.
La musica pop rock resta predominante con l’83% degli spettatori totali ai concerti; tuttavia il jazz sta guadagnando terreno con una crescita impressionante pari all’18%. Tra i live più affollati ci sono stati quelli degli AC/DC a Reggio Emilia che hanno richiamato oltre centomila presenze; seguono artisti come Green Day e Metallica che si sono esibiti allo Stadio Olimpico davanti a oltre sessantatremila fan.
Teatro in fermento: pubblico in vertiginosa crescita
Il teatro italiano sta vivendo uno dei suoi momenti migliori negli ultimi anni con ben 153mila eventi realizzati che hanno attratto circa ventotto milioni di spettatori generando oltre cinquecento settantottomilioni nella sola stagione passata.
La prosa continua ad essere la forma teatrale più apprezzata dagli italiani con quasi novantaquattromilasettecentosettantadue repliche realizzate nell’anno passato portando sedici milioni e mezzo d’ingressi ed incassi pari a duecentottantatremilanovecentonovantanove mila euro . Anche il balletto mostra segni positivi con incrementazioni sia negli eventi che nella partecipazione pubblica rispettivamente +6%, +12%, mentre gli incassi salgono addirittura fino al ventidue percento rispetto all’anno scorso raggiungendo cinquantacinque milione .
Geografia dello spettacolo: Lombardia guida ma emergono le regioni minori
La Lombardia emerge come regione leader nello scenario culturale italiano grazie ai suoi seicentoventimila eventi organizzati che attraggono oltre cinquantatre milioni d’ingressi generando più d’un miliardo € nella sola regione . Altre regioni che seguono da vicino includono Lazio, Veneto ed Emilia Romagna.
Tuttavia ci sono segnali incoraggianti anche dalle regioni minori come Friuli Venezia Giulia , Abruzzo o Basilicata dove cresce l’offerta culturale. Molise ed Abruzzo vedono crescere notevolmente anche il numero complessivo d’ingressi.
Le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti delle associazioni musicali e SIAE confermano questa tendenza positiva sottolineando come questi dati testimoniano non solo vitalità ma anche resilienza nell’affrontare le sfide future.