Il 10 luglio 2025, alle ore 22:38 italiane, si verificherà la prima Luna piena dell’estate. Questo evento celeste è noto anche come “Luna del cervo” o “Buck Moon“, un appellativo che trae origine dalle tradizioni di alcune tribù di nativi americani. Durante questo periodo dell’anno, infatti, le corna dei cervi maschi raggiungono la loro massima dimensione. La Luna sarà visibile per tutta la notte e sorgerà intorno alle 21:00 da sud-est, a una distanza di circa 391.745 chilometri dalla Terra.
Caratteristiche della luna piena
La Luna ha un raggio di circa 1.737 chilometri ed è meno di un terzo della larghezza del nostro pianeta. Orbita attorno alla Terra a una distanza media di circa 384.400 chilometri, il che significa che potrebbero trovare spazio tra i due corpi celesti ben trenta pianeti delle dimensioni della Terra. Un aspetto interessante della Luna è che ruota su se stessa con la stessa velocità con cui orbita attorno alla Terra; questo fenomeno prende il nome di rotazione sincrona e fa sì che possiamo osservare sempre lo stesso emisfero lunare.
Le fasi lunari sono dovute all’illuminazione mutevole del satellite naturale da parte del Sole; durante una luna piena l’emisfero visibile dalla Terra appare completamente illuminato, mentre nella fase opposta – quella della luna nuova – risulta completamente in ombra. La durata dell’orbita lunare attorno alla Terra è pari a circa 27 giorni terrestri; tuttavia, poiché anche la Terra ruota sul proprio asse mentre orbita attorno al Sole, sembra che il nostro satellite compia un giro completo ogni circa 29 giorni.
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Struttura interna della luna
La composizione interna della Luna presenta tre strati principali: nucleo, mantello e crosta. Il nucleo interno è solido ed composto principalmente da ferro con un raggio stimato in circa 240 chilometri ed è circondato da uno strato liquido dello spessore di novanta chilometri sempre a base ferrosa. Il mantello si estende fino alla crosta lunare ed include zone parzialmente fuse; esso contiene minerali come olivina e pirossene formati da atomi vari tra cui magnesio e silicio.
La crosta lunare ha uno spessore medio intorno ai cento dieci chilometri ed è composta principalmente da ossigeno, silicio e metalli quali ferro e calcio insieme ad altri elementi in quantità minori come titanio o uranio. In epoche passate ci sono stati vulcani sulla superficie lunare ma oggi risultano tutti inattivi o quiescenti.
Secondo le teorie più accreditate sull’origine del nostro satellite naturale, la formazione avvenne dopo una collisione tra un planetesimo noto come Theia e il nostro pianeta terrestre avvenuta all’incirca quattro miliardi e mezzo d’anni fa.
Come osservare la luna piena
Per chi desiderasse ammirare questa straordinaria manifestazione celeste non serviranno strumenti particolari: l’occhio umano sarà sufficiente per apprezzarne il fascino durante tutta la notte del suo massimo splendore nel cielo estivo italiano. Tuttavia chi possiede binocoli o telescopi potrà godere ancor più dettagliatamente delle meraviglie superficiali presenti sulla sua superficie craterizzata.
È importante scegliere luoghi con orizzonti liberi da ostacoli naturali o artificiali per avere una visuale ottimale al momento dell’alba lunare prevista per le ore serali intorno alle ventuno nei cieli italiani.