Il duo musicale Bicep ha lanciato il progetto “Takkuuk“, un’opera che esplora i cambiamenti climatici attraverso la musica e le voci delle comunità indigene della Groenlandia. Questo lavoro non solo mette in luce la fragilità dell’ambiente artico, ma celebra anche l’identità culturale delle popolazioni locali. L’album, il cui titolo in lingua inuit significa “osservare a fondo”, invita a riflettere sulle trasformazioni che stanno avvenendo nel territorio.
Un progetto musicale tra ghiaccio e tradizione
“Takkuuk” è molto più di un semplice album; rappresenta una fusione di suoni elettronici e tradizionali che raccontano storie di resilienza. I Bicep, originari di Belfast, hanno voluto creare un legame profondo con la Groenlandia, un luogo simbolo dei cambiamenti climatici globali. Il disco è accompagnato da un’installazione audiovisiva realizzata dall’artista Zak Norman e dal regista Charlie Miller. Dopo il debutto all’Outernet di Londra lo scorso 3 luglio, l’opera si prepara per una tournée mondiale.
La musica del duo si intreccia con i suoni naturali della Groenlandia: il rumore del vento, il crepitio del ghiaccio che si frantuma e i canti tradizionali inuit come il throat-singing. Questi elementi non sono semplicemente campionati; diventano parte integrante della narrazione musicale dell’album.
La Groenlandia come laboratorio climatico
La Groenlandia è uno dei luoghi più colpiti dai cambiamenti climatici: qui il riscaldamento globale avanza quattro volte più velocemente rispetto alla media mondiale. Secondo dati recenti del National Snow and Ice Data Center, dal 2002 al 2021 la calotta glaciale ha perso circa 280 miliardi di tonnellate di ghiaccio ogni anno. Questa perdita contribuisce significativamente all’innalzamento degli oceani globalmente.
Le conseguenze sono già evidenti: aree precedentemente ricoperte da ghiaccio stanno diventando verdi grazie al fenomeno noto come “greening“. Tuttavia questo processo alimenta ulteriormente le emissioni di gas serra come metano nell’atmosfera creando un ciclo preoccupante per l’ambiente globale.
Un omaggio alla cultura inuit
“Takkuuk” non si limita a essere una denuncia ambientale; è anche una celebrazione della cultura inuit e delle loro conoscenze ancestrali legate alla terra e al mare. Il progetto dà voce alle comunità indigene spesso trascurate nei discorsi sui cambiamenti climatici ed esplora temi quali emarginazione e sfollamento causati dalla crisi climatica.
Collaborando con artisti locali come Tarrak – rapper groenlandese – ed altri gruppi musicali inuit specializzati nel throat-singing, i Bicep cercano non solo di preservare queste culture ma anche di dare loro visibilità globale attraverso la musica.
Sostenibilità nella produzione musicale
Un aspetto distintivo del progetto “Takkuuk” è l’impegno verso pratiche sostenibili nella produzione dell’album stesso. Tutti i brani sono stati registrati in loco utilizzando energie rinnovabili per ridurre al minimo l’impatto ambientale durante le fasi creative dello sviluppo musicale.
Questa iniziativa rientra nel contesto più ampio del programma EarthSonic promosso dall’organizzazione In Place of War, che utilizza le arti per affrontare questioni socialmente rilevanti nelle comunità colpite da conflitti o marginalizzazione dovuta ai cambiamenti climatici.
Oltre la superficie: osservare a fondo
Il titolo stesso dell’opera invita ad andare oltre ciò che appare evidente nei paesaggi artici splendidi ma vulnerabili della Groenlandia. “Takkuuk” ci esorta a considerare le storie umane dietro questi paesaggi in rapido mutamento; storie fatte da culture antiche minacciate dalla crisi climatica attuale.
Questo messaggio potente sottolinea quanto sia cruciale ascoltare le voci delle comunità indigene mentre affrontiamo insieme questa emergenza ambientale globale.