La nuova serie Netflix “Maschi veri”: un’analisi della mascolinità e dei pregiudizi

“Maschi veri”, la nuova serie Netflix in arrivo il 21 maggio, esplora con ironia il patriarcato e la mascolinità tossica attraverso le esperienze di quattro uomini di mezza età.
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“Maschi veri”, la nuova serie italiana di Netflix, debutterà il 21 maggio e affronta tematiche attuali come il patriarcato e la mascolinità tossica. Attraverso una narrazione ironica, quattro uomini di mezza età si trovano a dover rivedere le proprie convinzioni su virilità ed emozioni, in un contesto culturale che li ha plasmati.

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La trama della serie

La storia ruota attorno a quattro amici quarantenni che si credono padroni del loro mondo. Cresciuti negli anni ’80 e ’90, sono stati influenzati da una cultura patriarcale che ha definito i loro valori e comportamenti. Con l’arrivo di nuove generazioni e cambiamenti sociali, questi uomini si trovano costretti a mettere in discussione le certezze su cui hanno costruito la propria identità.

Il remake della spagnola “Machos Alfa” offre uno sguardo fresco sulla vita quotidiana di questi protagonisti. Mentre interagiscono con donne significative nelle loro vite – compagne, colleghe e figlie – iniziano a rendersi conto che molte delle norme che consideravano normali non lo sono affatto. Questo processo porta alla luce conflitti interiori profondi: la negazione delle emozioni viene messa in discussione così come l’idea di superiorità sugli altri sessi.

I protagonisti e il cast

Il cast è composto da nomi noti del panorama cinematografico italiano: Maurizio Lastrico, Matteo Martari, Francesco Montanari e Pietro Sermonti interpretano i quattro amici alle prese con le sfide della modernità. Ognuno di loro rappresenta diverse sfaccettature dell’identità maschile contemporanea.

La comicità presente nella serie non è solo per intrattenere; serve anche a veicolare messaggi critici nei confronti delle concezioni tradizionali sulla virilità. Le situazioni comiche emergono spesso dalle disavventure dei protagonisti mentre tentano di adattarsi ai cambiamenti sociali intorno a loro.

Tematiche trattate nella narrazione

“Maschi veri” affronta questioni delicate senza scivolare nell’ovvio o nel banale. La scrittura è affidata a Furio Andreotti, Giulia Calenda e Ugo Ripamonti; la regia è curata da Matteo Oleotto insieme a Letizia Lamartire. Insieme creano una narrazione che invita gli spettatori alla riflessione critica sui modelli tradizionali di mascolinità.

La serie propone una lettura femminista attraverso gli occhi degli uomini stessi: ciò permette un’esplorazione più profonda delle dinamiche relazionali tra i sessi nel contesto contemporaneo. Gli autori riescono ad affrontare argomenti complessi con leggerezza ma anche serietà quando necessario.

Un’opportunità per riflettere

L’arrivo su Netflix offre l’occasione per avviare un dialogo sulle aspettative legate al genere nella società odierna. Non si tratta solo di una questione riservata agli uomini; tutti possono beneficiare dalla revisione dei propri pregiudizi riguardo ai ruoli tradizionali imposti dalla cultura patriarcale.

In questo senso, “Maschi veri” diventa uno strumento utile per stimolare conversazioni importanti sul tema dell’evoluzione sociale rispetto alle identità maschili ed al modo in cui queste interagiscono con quelle femminili nel mondo moderno.

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