Il Teatro dell’Opera di Roma si prepara a inaugurare una nuova stagione ricca di eventi, con un focus particolare su Richard Wagner. Il direttore musicale Michele Mariotti esprime la sua emozione per il debutto wagneriano, sottolineando l’importanza della musica del compositore tedesco per il teatro lirico della Capitale. La stagione prenderà avvio il 27 novembre con “Lohengrin“, un’opera che manca da cinquant’anni e che sarà presentata nella sua versione originale tedesca.
Il ritorno di Wagner al Teatro dell’Opera
Michele Mariotti, alla guida musicale del teatro romano, ha dichiarato che non aveva mai diretto un’opera completa di Wagner prima d’ora. Questo debutto rappresenta quindi non solo una sfida personale ma anche un momento significativo per l’intero teatro. “Lohengrin” sarà la prima opera wagneriana a essere rappresentata in lingua originale al Teatro dell’Opera dopo decenni; fino ad ora era stata proposta solo in italiano.
Paolo Arcà, direttore artistico, ha confermato l’importanza storica di questo evento: “È stato il pubblico a chiederci il ritorno di Wagner“. L’opera vedrà come protagonista Dmitry Korchak nel ruolo del cavaliere del cigno e Damiano Michieletto alla regia. Michieletto è noto per le sue scelte audaci e innovative nel panorama operistico contemporaneo.
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La programmazione della nuova stagione include anche 14 titoli lirici e otto balletti, con ben dodici nuove produzioni all’attivo. Arcà ha assicurato che le regie saranno caratterizzate da uno stile attuale ma sobrio: “Non alziamo barriere“, ha affermato durante la presentazione.
Temi e opere in programma
Il tema scelto per questa stagione è “Doppio sogno“, riflettendo una carrellata attraverso quattro secoli di storia musicale che vanno dal barocco al contemporaneo. Francesco Giambrone ha anticipato alcune delle opere più attese: ad aprile ci sarà la prima esecuzione moderna de “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno” di Händel sotto la direzione di Gianluca Capuano; mentre a febbraio debutterà “Inferno” della compositrice Lucia Ronchetti.
Un altro titolo significativo è “Roméo et Juliette” di Gounod, mai rappresentato all’Opera romana fino ad oggi. Questa produzione segnerà anche l’inizio della collaborazione tra il Teatro dell’Opera e altre istituzioni culturali romane.
Mariotti dirigerà inoltre “Tancredi” di Rossini dal 19 maggio con Carlo Vistoli nel ruolo principale; mentre si prepara a dirigere anche “Falstaff” nel 2026 insieme ai noti cantanti Luca Salsi e Maria Agresta sotto la regia della tedesca Tatjana Gürbaca.
Danza ed eventi speciali nella programmazione
Oltre alle opere liriche, quest’anno ci sarà una forte presenza degli spettacoli di danza sul palcoscenico romano. Le produzioni spazieranno dai classici come “Lo schiaccianoci” alle coreografie moderne firmate da nomi illustri come Pina Bausch e George Balanchine.
Giambrone ha sottolineato l’importanza economica del teatro dichiarando: “Siamo un teatro solido – undicesimo bilancio consecutivo in attivo“. Tuttavia, Arcà ha espresso preoccupazione riguardo alla percezione della musica nelle scuole italiane: secondo lui viene vista solo come intrattenimento piuttosto che come strumento fondamentale per lo sviluppo culturale degli individui.
Con questa nuova stagione ricca d’impegni artistici ed eventi significativi, il Teatro dell’Opera si conferma uno dei punti focali della cultura italiana contemporanea.