La resurrezione di Händel: il debutto di Ilaria Lanzino al Caracalla Festival 2025

Il Caracalla Festival 2025 si apre alla Basilica di Massenzio con “La Resurrezione” di Händel, diretta da Ilaria Lanzino, riscuotendo grande successo e presentando un’interpretazione emotivamente potente.
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Ieri sera, la Basilica di Massenzio ha ospitato l’apertura del Caracalla Festival 2025 con la messa in scena de “La Resurrezione” di Georg Friedrich Händel, diretta dalla giovane regista Ilaria Lanzino. Questa produzione segna il debutto italiano della regista pisana, già nota per le sue audaci interpretazioni all’estero, in particolare in Germania. L’opera ha riscosso un grande successo tra il pubblico presente.

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Un’interpretazione originale e toccante

Ilaria Lanzino ha scelto un approccio laico per raccontare una storia che esplora il lutto e la perdita attraverso gli occhi di una famiglia contemporanea. La trama si sviluppa attorno alla morte di un bambino e alla reazione dei genitori, rendendo così il tema religioso dell’opera barocca ancora più attuale e coinvolgente. La regista è riuscita a costruire una narrazione emotivamente potente che invita gli spettatori a riflettere sulle dinamiche familiari in momenti difficili.

Il cast ha dato vita ai personaggi con grande intensità: Anna Maria Labin interpreta Maddalena con profonda sensibilità; Sara Blanch offre un’interpretazione sorprendente nel ruolo dell’angelo; Giorgio Caoduro presenta Lucifero come figura queer; Teresa Iervolino incarna nonna Cleofe con forza emotiva; infine, Charles Workman dà vita a San Giovanni con fiducia e determinazione. Ogni artista ha contribuito a rendere l’esperienza scenica avvincente e memorabile.

Un allestimento suggestivo

L’allestimento scenico curato da Dirk Becker è stato fondamentale per trasmettere l’atmosfera drammatica dell’opera. Le scene si sono alternate tra luoghi significativi come la chiesa del funerale del bambino, l’interno della casa dove si consuma il conflitto tra i genitori e San Giovanni, fino all’ospedale dove avviene l’abbraccio disperato tra madre e figlio defunto. Le luci progettate da Marco Filibeck hanno ulteriormente accentuato le emozioni dei vari momenti narrativi.

Il direttore d’orchestra George Petrou ha guidato l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori in modo magistrale, sebbene alcuni abbiano notato che l’amplificazione del suono abbia avuto un impatto sul risultato finale della performance musicale. Nonostante ciò, gli applausi scroscianti al termine dello spettacolo hanno dimostrato quanto fosse apprezzata questa nuova interpretazione dell’opera.

Il futuro del Caracalla Festival

La produzione de “La Resurrezione” rappresenta solo uno degli eventi principali del Caracalla Festival 2025. Francesco Giambrone, sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, ha espresso entusiasmo per questa nuova iniziativa: “È andata benissimo”, ha dichiarato all’ANSA dopo lo spettacolo inaugurale. Giambrone sottolinea quanto sia straordinario eseguire opere barocche in uno spazio così affascinante come quello della Basilica di Massenzio.

A partire dal 20 luglio prossimo sarà presentata anche “Don Giovanni” di Mozart nello stesso contesto suggestivo. Giambrone invita tutti a vivere quest’esperienza unica: “Bisogna assolutamente venire”, afferma convinto che questi spazi debbano essere recuperati e restituiti al pubblico nel miglior modo possibile attraverso la tradizione dello spettacolo italiano.

Le repliche de “La Resurrezione” sono programmate per i giorni 2, 4 e 5 luglio prossimi presso la Basilica di Massenzio.