Laura Marinoni torna a teatro: il suo ruolo da protagonista in “Improvvisamente l’estate scorsa”

Laura Marinoni torna in scena al Teatro Carcano con “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams, interpretando il complesso personaggio di Violet Venable in un dramma ricco di emozioni e ambiguità.
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Laura Marinoni, attrice milanese di grande talento, è tornata a calcare le scene con una nuova interpretazione che promette di catturare l’attenzione del pubblico. Nel dramma “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams, in scena al Teatro Carcano dopo un debutto positivo al Lac di Lugano, Marinoni interpreta Violet Venable. Questo personaggio complesso e tormentato si confronta con la morte del figlio Sebastian, un poeta la cui vita è stata segnata da relazioni problematiche. La produzione è diretta da Stefano Cordella e presenta un cast solido che include Edoardo Ribatto, Leda Kreider, Elena Callegari e Ion Donà.

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Il personaggio di Violet Venable

Violet Venable è una figura affascinante e inquietante. Descritta dalla stessa Marinoni come una mitomane che vive in uno stato di rimozione dal dolore della perdita del figlio, Violet affronta la realtà con una certa ambiguità morale. La sua reazione alla morte del figlio non è solo quella di una madre in lutto; si trasforma anche in un tentativo disperato di nascondere verità scomode riguardanti la vita del giovane Sebastian. In questo contesto drammatico emerge il tema della manipolazione: Violet minaccia Catharine, unica testimone delle circostanze legate alla morte del ragazzo.

Marinoni sottolinea come il personaggio sia caratterizzato da tratti opposti: può apparire orribile e snob ma anche tenero e umano. Questa dualità rende Violet simile ad altri celebri personaggi creati da Williams, come Blanche DuBois ne “Un tram chiamato desiderio“. L’attrice evidenzia quanto sia difficile mantenere coerenza emotiva durante lo spettacolo; ci sono momenti intensi nei quali deve rimanere chiusa dentro un’automobile per venti minuti prima dell’apice finale.

L’approccio al teatro

La carriera teatrale di Laura Marinoni ha radici profonde nella sua infanzia. Già all’età di nove anni partecipava a prove teatrali organizzate all’Oratorio del Redentore a Milano. Le esperienze formative nel Piccolo Teatro sotto la direzione artistica di Giorgio Strehler hanno ulteriormente alimentato il suo amore per le scene. Ricorda vividamente quando vide uno spettacolo che cambiò tutto per lei: “Quando vidi la Lazzarini volante capii che quello era il posto in cui volevo stare”. Nonostante i dubbi iniziali espressi dalla madre farmacista sulla sua scelta professionale, Laura ha sempre avuto chiara visione della sua strada.

L’attrice attribuisce gran parte della sua passione per il teatro ai suoi insegnanti giovanili Massimo Ferrero e Peppino Patroni Griffi; entrambi hanno instillato in lei l’idea che recitare fosse essenzialmente un gioco creativo dove ogni performance può accendere emozioni autentiche nel pubblico.

Riflessioni sulla carriera cinematografica

Nonostante i suoi successi sul palcoscenico, Laura Marinoni ha avuto poche opportunità nel cinema italiano ed internazionale. Quando le viene chiesto perché abbia recitato così poco sul grande schermo risponde con franchezza: “Bisognerebbe domandarlo a chi non ha telefonato”. Ha ricevuto alcune proposte negli anni passati ma spesso venivano preferite attrici internazionali per ruoli significativi.

Tuttavia non sembra nutrire rimpianti riguardo alla propria carriera cinematografica; anzi afferma con sicurezza che ama profondamente il teatro dove vive esperienze ricche ed intense ogni giorno senza dover affrontare le complicazioni delle audizioni multiple o dei provini estenuanti richiesti dal mondo cinematografico contemporaneo.

Progetti futuri

Guardando avanti verso nuovi progetti teatrali, Marinoni esprime interesse particolare per “La visita della vecchia signora” scritto da Friedrich Dürrenmatt; considera quest’opera ironica e pungente come potenziale sfida futura nella sua carriera artistica. Concludendo questa intervista ricca d’aneddoti personali, emerge chiaramente quanto Laura continui ad essere motivata dalla ricerca costante dell’arte performativa autentica, pronta ad abbracciare nuove avventure artistiche sul palcoscenico.

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