Meta e Google investono in cavi sottomarini per sostenere la domanda di larghezza di banda globale

Meta e Google potenziano la rete globale di cavi sottomarini per soddisfare la crescente domanda di larghezza di banda, investendo in progetti strategici come il Progetto Waterworth e il sistema Sol.
Meta e Google investono in cavi sottomarini per sostenere la domanda di larghezza di banda globale - Socialmedialife.it

Meta e Google stanno intensificando i loro sforzi per costruire una rete globale di cavi sottomarini, rispondendo così all’aumento della domanda di larghezza di banda, in particolare a causa dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questi cavi rappresentano un elemento cruciale nell’infrastruttura internet mondiale, trasportando circa il 95% del traffico dati globale. La crescente necessità di connettività ha spinto le grandi aziende tecnologiche a investire autonomamente in progetti che storicamente erano appannaggio dei colossi delle telecomunicazioni.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

I cavi sottomarini come infrastruttura fondamentale

I cavi sottomarini sono essenziali per il funzionamento delle telecomunicazioni moderne. Sebbene i satelliti stiano guadagnando importanza nel panorama della connettività, la maggior parte del traffico internet continua a viaggiare attraverso questi “autostrade subacquee”. Secondo le stime più recenti, circa il 95% delle comunicazioni internazionali avviene tramite reti cablate che si estendono sotto gli oceani. Questo sistema è vitale non solo per l’accesso quotidiano alla rete da parte degli utenti finali ma anche per le operazioni commerciali e governative.

Negli ultimi anni, l’interesse da parte delle aziende tecnologiche è aumentato notevolmente. Giganti come Amazon e Microsoft hanno iniziato ad investire nella costruzione dei propri sistemi di cavi sottomarini, segnando un cambiamento significativo rispetto al passato quando tali progetti erano gestiti principalmente da consorzi statali o grandi operatori telefonici. Questa evoluzione riflette non solo la crescita economica delle aziende tech ma anche la loro capacità di finanziare autonomamente infrastrutture complesse.

La società TeleGeography ha evidenziato una “crescita straordinaria” nel settore dei cavi marittimi negli ultimi anni grazie agli ingenti investimenti privati. Le previsioni indicano che questa tendenza continuerà nei prossimi anni mentre aumenta la richiesta globale di dati e servizi digitali.

Il progetto Waterworth: l’ambizioso piano di Meta

Meta ha recentemente annunciato il Progetto Waterworth, destinato a diventare il sistema di cavo sottocontinentale più lungo al mondo. Con un’estensione prevista fino a 50mila chilometri e collegamenti tra cinque continenti, questo progetto mira ad amplificare significativamente la capacità della rete globale. Una volta completato, Waterworth porterà tecnologia avanzata negli Stati Uniti così come in paesi chiave come India, Brasile e Sudafrica.

Alex Aime, responsabile dell’infrastruttura rete presso Meta – proprietaria anche dei social media Facebook e Instagram – ha spiegato che questo progetto nasce dalla necessità urgente di aumentare sia la capacità sia la resilienza della rete mondiale. L’intelligenza artificiale richiede infatti una combinazione efficace tra potenza computazionale ed elevata connettività intercontinentale.

Aime ha sottolineato che dal 2010 Meta ha già investito nella realizzazione di circa trenta diversi sistemi cablati; tuttavia, non tutti sono attualmente operativi o completati. La diversificazione dei percorsi dei cavi è stata motivata dalle sfide geopolitiche esistenti oltre alle limitazioni strutturali già presenti nelle reti esistenti: “Vogliamo garantire che l’intelligenza artificiale possa beneficiare persone ovunque”, afferma Aime riguardo all’importanza del Progetto Waterworth.

L’approccio strategico di Google ai nuovi sistemi

Anche Google sta contribuendo significativamente allo sviluppo dell’infrastruttura sottocontinentale attraverso vari progetti ambiziosi; uno degli ultimi è stato annunciato recentemente ed è noto come sistema Sol. Questo nuovo sistema collegherà gli Stati Uniti alle Bermuda passando dalle Azzorre fino alla Spagna ed è progettato specificamente per soddisfare le crescenti esigenze legate ai servizi cloud offerti dall’azienda californiana.

Nigel Bayliff, direttore senior delle reti globali sottomarine presso Google, conferma quanto siano cruciali i cablaggi marittimi: “Il 99% del traffico dati internazionale avviene tramite questi sistemi”. Tuttavia, egli mette in guardia sul fatto che lo sviluppo effettivo può richiedere tempi lunghi – fino a quattro anni – prima della posa definitiva del cavo. Ciò include fasi complesse quali selezione del percorso, ottenimento permessi necessari, produzione fisica del materiale necessario, installazione vera propria seguita dai test finalizzati all’operatività.

Questi sviluppi dimostrano chiaramente quanto sia importante continuare ad innovare nell’ambito dell’infrastruttura digitale mentre cresce incessantemente il bisogno collettivo d’accesso veloce ai dati su scala planetaria.