Meta Platforms, la società madre di Facebook, si trova in una situazione delicata riguardo al suo modello di business “pay-or-consent”. Secondo fonti vicine alla questione, è molto improbabile che l’azienda proponga ulteriori modifiche per conformarsi alle normative europee. Questo scenario potrebbe portare a nuove accuse da parte delle autorità antitrust dell’Unione Europea e all’imposizione di pesanti multe giornaliere.
La posizione della Commissione Europea
Il mese scorso, la Commissione Europea ha avvertito Meta riguardo a possibili sanzioni quotidiane. Questo avviso è giunto dopo che il gigante dei social media ha comunicato che le modifiche apportate al proprio modello commerciale sarebbero state limitate. Tali cambiamenti erano necessari per rispettare il Digital Markets Act , una normativa introdotta dall’Unione Europea con l’obiettivo di garantire un mercato digitale equo e competitivo.
La Commissione ha già inflitto a Meta una multa di 200 milioni di euro lo scorso aprile. Questa sanzione è stata emessa dopo che le autorità hanno stabilito che il modello “pay-or-consent” violava il DMA dal momento della sua introduzione nel novembre 2023 fino al novembre 2024. La normativa mira a ridurre il potere delle grandi aziende tecnologiche imponendo loro obblighi specifici e divieti su pratiche commerciali considerate scorrette.
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Modifiche apportate da Meta
Nel novembre 2024, Meta ha tentato di adattarsi alle richieste europee modificando il suo modello commerciale per ridurre l’utilizzo dei dati personali nella pubblicità mirata. Tuttavia, queste misure non sono state sufficienti per placare i timori delle autorità europee. Infatti, la Commissione ha continuato a monitorare attentamente le operazioni dell’azienda e ha rilasciato ulteriori commenti critici lo scorso giugno.
Le preoccupazioni principali riguardano la trasparenza del processo decisionale dell’azienda e come essa gestisce i dati degli utenti in relazione ai servizi offerti gratuitamente in cambio del consenso all’utilizzo dei propri dati personali per fini pubblicitari.
Possibili sviluppi futuri
Secondo le fonti consultate, sembra improbabile che Meta decida di apportare ulteriori cambiamenti significativi al proprio modello attuale se non ci saranno variazioni sostanziali nelle circostanze esterne o nelle normative stesse. Questa posizione potrebbe esporre l’azienda a un contesto normativo sempre più severo nell’Unione Europea.
La situazione attuale rappresenta un punto cruciale non solo per Meta ma anche per altre aziende tecnologiche operanti nel mercato europeo. L’esito delle indagini antitrust potrebbe avere ripercussioni significative sul modo in cui queste aziende gestiscono i propri modelli economici e interagiscono con gli utenti.
In questo clima teso tra regolatori ed operatori del settore tech, gli sviluppi futuri potrebbero influenzare profondamente sia le strategie aziendali sia la fiducia degli utenti nei confronti dei servizi digitalizzati offerti dalle piattaforme online.