In attesa dei concerti di settembre all’Expo di Osaka, Mirko Casadei e la sua Popular Folk Orchestra si preparano a calcare il palco del Balamondo World Music Festival. Questo evento, che celebra la cultura popolare emiliano-romagnola, è stato ideato dal padre Raoul Casadei nel 1998. Il festival rappresenta un’importante occasione per valorizzare il liscio come simbolo di festa e incontro tra diverse culture musicali.
La storia del Balamondo World Music Festival
Il Balamondo World Music Festival ha avuto inizio nel 1998 grazie all’intuizione di Raoul Casadei, che desiderava creare uno spazio dove diverse forme musicali potessero incontrarsi e fondersi. La prima edizione vide come ospite d’onore Gloria Gaynor, icona della disco music, che si esibì insieme alla sua orchestra. Da quel momento in poi, il festival è cresciuto diventando un punto di riferimento per gli amanti della musica folk e popolare.
Nel corso degli anni, il festival ha saputo attrarre artisti da diversi generi musicali, creando un ambiente unico dove le tradizioni locali si intrecciano con influenze internazionali. Ogni edizione porta con sé nuove sorprese e collaborazioni artistiche che arricchiscono l’esperienza del pubblico. L’edizione 2025 segna un traguardo importante: la decima edizione del festival avrà luogo dal 19 luglio al 15 agosto in vari comuni della Romagna.
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Gli eventi dell’edizione 2025
Il cartellone dell’edizione 2025 promette una serie di eventi imperdibili per gli appassionati della musica folk italiana. Si inaugura il 19 luglio a San Piero in Bagno con l’esibizione della Bandabardò, nota per le sue ballate folk rock che hanno conquistato numerosi fan nel panorama musicale italiano.
Durante il corso del festival ci saranno altri importanti appuntamenti: tra questi spiccano i concerti degli Super Taranta a Cervia il 6 agosto e dell’Orchestra Popolare del Saltarello il giorno successivo. Il programma include anche “l’estate di Raoul” tra Cesenatico e Gatteo Mare il 15 agosto; infine a settembre sarà possibile assistere alle performance di Paolo Jannacci e dei Nomadi insieme ad altri artisti.
Questa varietà musicale non solo celebra le radici culturali emiliane ma offre anche uno sguardo sulle evoluzioni contemporanee delle tradizioni popolari italiane.
Riconoscimenti ufficiali per la musica popolare
Mirko Casadei esprime soddisfazione per i riconoscimenti ricevuti dal Ministero della Cultura italiano e dalla Regione Emilia-Romagna nei confronti del Balamondo Festival come manifestazione principale dedicata al Liscio. In una recente dichiarazione ha sottolineato quanto questo genere musicale rappresenta non solo una parte fondamentale della storia locale ma anche una realtà viva capace di adattarsi ai tempi moderni attraverso contaminazioni sonore innovative.
Casadei ha evidenziato come gli ospiti presenti al festival contribuiscano a dimostrare che la tradizione può rimanere attuale grazie alla continua sperimentazione musicale. Inoltre ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità che il Liscio venga candidato come patrimonio immateriale dell’UNESCO entro il 2028, anno in cui l’Orchestra Casadei festeggerà i suoi primi cent’anni di attività nella scena musicale italiana.
La celebrazione delle radici culturali attraverso eventi come quello organizzato da Mirko Casadei rappresenta quindi non solo un omaggio al passato ma anche uno stimolo verso futuri sviluppi nella musica popolare italiana.