Novità sui bonus edilizi nel 2025: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Nuove disposizioni sui bonus edilizi per il 2025: limiti alle detrazioni per redditi oltre 75.000 euro, con particolare attenzione alle famiglie numerose e ai figli disabili.
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Con l’inizio del nuovo anno, tornano al centro del dibattito i bonus edilizi, in particolare dopo le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2025. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n. 6/E del 29 maggio, fornendo indicazioni operative sulle nuove disposizioni riguardanti i limiti per la detrazione delle spese per chi ha un reddito superiore a 75mila euro.

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I limiti alle detrazioni per i redditi sopra i 75mila euro

A partire dal primo gennaio 2025, il riordino delle detrazioni prevede che le persone con un reddito complessivo superiore a 75.000 euro dovranno affrontare alcuni limiti nella fruizione delle detrazioni fiscali. Questo cambiamento è stato chiaramente delineato nella circolare n. 6/E dell’Agenzia delle Entrate e si basa su due parametri principali: il reddito complessivo e il numero di figli fiscalmente a carico.

La normativa stabilisce una riduzione progressiva della somma massima degli oneri e spese che possono essere detratti all’aumentare del reddito, ma offre anche una protezione maggiore alle famiglie numerose o con figli disabili accertati. In particolare, l’articolo 16-ter del Tuir stabilisce che gli oneri e le spese ammissibili alla detrazione sono soggetti a un limite massimo calcolato in base al reddito complessivo.

È importante notare che questo limite non annulla le specifiche regole previste dalle singole normative agevolative; pertanto, resta fondamentale rispettare anche gli altri requisiti richiesti da ciascuna disposizione fiscale.

Dettagli sul calcolo della detrazione

La circolare fornisce dettagli sul metodo di calcolo dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese ammissibili alla detrazione per coloro che superano la soglia dei 75mila euro di reddito. Il calcolo avviene moltiplicando un importo base – fissato dall’articolo stesso – per un coefficiente variabile in relazione al numero dei figli fiscalmente a carico.

Nel caso specifico della legge di Bilancio del 2025, l’importo base è fissato a:

  • 14.000 euro se il reddito è compreso tra 75.000 e 100.000 euro;
  • 8.000 euro se il reddito supera 100.000 euro.

Il coefficiente applicabile varia da 0,50, nel caso non ci siano figli fiscalmente a carico, fino ad arrivare a 1, quando ci sono più di due figli o almeno uno con disabilità accertata ai sensi della legge n°104/1992.

Questa struttura permette quindi una personalizzazione significativa rispetto alla situazione familiare dei contribuenti ed evidenzia come le famiglie con più figli possano beneficiare maggiormente dalle agevolazioni fiscali rispetto ai contribuenti senza familiari fiscalmente a carico.

Esclusioni dal computo degli oneri ammessi

Un altro aspetto rilevante trattato dalla circolare riguarda quali spese siano escluse dal computo degli oneri ammessi in detrazione per chi ha un reddito superiore ai suddetti limiti stabiliti dalla legge di Bilancio del 2025.

Tra queste esclusioni figurano:

  • Le spese sanitarie già previste dall’articolo Tuir;
  • Gli investimenti nelle start-up innovative;
  • Le somme investite nelle piccole e medie imprese innovative;

Inoltre vengono escluse anche quelle spese relative alle detrazioni forfetarie poiché non richiedono una quantificazione effettiva da parte dei contribuenti ai fini della fruizione della deduzione fiscale prevista dalla normativa vigente.

Queste esclusioni mirano ad evitare sovrapposizioni tra diverse forme di agevolazione fiscale ed assicurano una maggiore chiarezza nell’applicazione pratica delle norme stesse durante la dichiarazione dei redditi annuale da parte dei cittadini italiani interessati dai bonus edilizi o altre forme simili d’agevolazione economica legata all’edilizia residenziale o commerciale.

Considerazioni finali sulla nuova normativa

Infine, la circolare mette in evidenza come sia necessario considerare solo le rate annuali riferite alle spese sostenute nell’anno corrente quando si parla di costi detrabili su più annualità; inoltre viene ribadita l’importanza dell’adeguata comunicazione tra contribuente e Agenzia Fiscale riguardo agli importi sostenuti nei periodi precedenti alla modifica legislativa attuale.

Le nuove disposizioni rappresentano quindi non solo un aggiornamento normativo ma anche uno strumento utile affinché ogni contribuente possa orientarsi meglio nel panorama fiscale italiano relativo agli incentivi sull’edilizia privata.

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