Nuove multe per Apple e Meta: la Commissione Europea punisce le violazioni del Digital Market Act

La Commissione Europea multa Apple e Meta rispettivamente di 500 e 200 milioni di euro per violazioni del Digital Market Act, evidenziando problematiche di concorrenza nel mercato digitale.
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La Commissione Europea ha inflitto sanzioni a due colossi tecnologici statunitensi, Apple e Meta, per non aver rispettato le normative del Digital Market Act . Le multe ammontano a 500 milioni di euro per Apple e 200 milioni di euro per Meta. Queste decisioni arrivano in un contesto di tensioni commerciali globali, accentuate dalle politiche protezionistiche dell’ex presidente Donald Trump.

Sanzioni ad Apple: restrizioni sugli sviluppatori

La multa da 500 milioni di euro inflitta ad Apple è il risultato delle restrizioni imposte dalla società agli sviluppatori che desiderano utilizzare canali alternativi all’App Store. Secondo la Commissione Europea, queste limitazioni impediscono agli sviluppatori di trarre vantaggio da opzioni più economiche e competitive. In particolare, gli sviluppatori sono disincentivati dall’utilizzare canali alternativi poiché devono affrontare nuove condizioni commerciali che includono una commissione aggiuntiva nota come “Apple’s Core Technology Fee”.

Bruxelles ha evidenziato come tali misure ostacolino anche i consumatori, i quali non possono essere informati direttamente riguardo offerte più vantaggiose disponibili al di fuori dell’ecosistema Apple. Inoltre, l’installazione di applicazioni tramite canali alternativi risulta complicata e poco chiara per gli utenti finali. La Commissione ha ordinato alla Mela di rimuovere queste restrizioni tecniche e commerciali entro un termine stabilito.

Nonostante le sanzioni, ci sono segnali positivi per Apple: la Commissione ha chiuso un’indagine relativa alla libertà degli utenti nella scelta delle applicazioni. La società ha implementato modifiche significative che permettono ora la disinstallazione delle app preinstallate come Safari e semplificano le impostazioni relative alle chiamate e ai messaggi.

Meta sotto accusa: il modello “Acconsenti o paga”

Meta è stata multata con 200 milioni di euro principalmente a causa del suo controverso modello “Acconsenti o paga”, introdotto nel novembre 2023. Questo sistema costringe gli utenti a scegliere tra consentire l’utilizzo dei propri dati personali per pubblicità personalizzate oppure pagare un abbonamento per evitare tale utilizzo. La Commissione Europea sostiene che questo approccio non rispetta il DMA perché non offre agli utenti una vera alternativa basata su minori utilizzi dei dati personali.

Il periodo oggetto della multa riguarda esclusivamente quello compreso tra marzo 2024 – quando il DMA è diventato vincolante – fino al novembre dello stesso anno, quando Meta ha presentato una nuova versione del suo modello pubblicitario con minori implicazioni sui dati personali degli utenti. Bruxelles sta attualmente valutando questa nuova proposta.

Inoltre, c’è una buona notizia anche per Meta: il servizio Facebook Marketplace è stato escluso dall’applicazione del DMA dopo che la Commissione ha constatato che nel 2024 aveva meno di diecimila utenti commerciali attivi.

Queste sanzioni rappresentano un ulteriore passo della Commissione Europea nell’affrontare questioni legate alla concorrenza nel mercato digitale europeo ed evidenziano l’importanza della regolamentazione in uno spazio sempre più dominato dai grandi nomi della tecnologia americana.

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