Nuovo bonus psicologo da 1.500 euro: ampliamento della platea e fondi aggiuntivi in arrivo

Il governo italiano introduce un bonus psicologo di 1.500 euro per 8mila beneficiari, con domande aperte a luglio, mirato a migliorare l’accesso ai servizi di salute mentale.
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Il governo italiano ha annunciato l’introduzione di un nuovo bonus psicologo, che prevede un contributo di 1.500 euro per almeno 8mila beneficiari. Le domande per accedere a questo supporto economico dovrebbero aprirsi entro la fine di luglio. Questo provvedimento arriva dopo il rilascio delle graduatorie lo scorso 15 aprile, quando sono state sbloccate risorse pubbliche rimaste inutilizzate nel 2024.

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Dettagli sul nuovo bonus psicologo

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato un decreto che prevede il riparto delle risorse destinate al bonus per gli anni 2024 e 2025, con stanziamenti rispettivamente di 12 milioni e 9,5 milioni di euro. La Conferenza Stato-Regioni è attesa a dare il via libera a questo decreto nei prossimi giorni. Il nuovo finanziamento mira ad ampliare la platea dei beneficiari rispetto alle edizioni precedenti del bonus.

Negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse verso i servizi psicologici, soprattutto in seguito alla pandemia da Covid-19 che ha aumentato la domanda di supporto mentale tra la popolazione italiana. Tuttavia, le procedure burocratiche hanno spesso rallentato l’accesso ai fondi disponibili.

Ritardi nelle procedure burocratiche

Nelle scorse settimane, il ministro Schillaci ha inviato una lettera ai presidenti delle Regioni sottolineando l’urgenza nel velocizzare le pratiche necessarie all’erogazione del bonus. Attualmente Stato e Inps sono in ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista: nel corso del 2024 e all’inizio del presente anno si sono utilizzate risorse destinate al bilancio dell’anno precedente.

Le Regioni hanno mostrato difficoltà nella gestione dei fondi; infatti con la prima versione del bonus introdotta nel 2022 ci sono stati notevoli ritardi nell’erogazione delle somme all’Inps. Questa situazione ha costretto molti terapeuti ad attendere fino a un anno e mezzo per ricevere i rimborsi relativi alle sedute effettuate con i pazienti.

Nonostante alcuni miglioramenti siano stati registrati con l’avvio della nuova tranche estiva dello scorso anno, oltre mille professionisti hanno deciso di rinunciare alla convenzione con l’Inps proprio a causa dei timori legati ai ritardi nei pagamenti.

Prospettive future per il sistema sanitario

La possibilità che venga approvata una somma unica per le risorse relative agli anni successivi potrebbe non essere sufficiente a garantire una gestione fluida dei fondi destinati al benessere psicologico degli italiani. Infatti c’è preoccupazione riguardo all’utilizzo completo delle somme stanziate per il passato entro dicembre prossimo; ciò potrebbe comportare ulteriori complicazioni nell’accesso ai finanziamenti previsti per il prossimo anno.

L’ampliamento della platea dei beneficiari rappresenta comunque una risposta positiva alle esigenze crescenti della popolazione italiana in materia di salute mentale; resta da vedere come verranno gestite queste nuove opportunità economiche affinché possano realmente tradursi in servizi accessibili ed efficaci sul territorio nazionale.

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