Milano: in scena “Le nuvole di Amleto” dell’Odin Teatret, un’opera che esplora il lutto e la memoria

Dal 7 all’11 maggio, il Teatro Menotti di Milano presenta “Le nuvole di Amleto” dell’Odin Teatret, una reinterpretazione della tragedia shakespeariana che esplora temi di perdita e memoria.
Milano: in scena "Le nuvole di Amleto" dell'Odin Teatret, un'opera che esplora il lutto e la memoria - Socialmedialife.it

Dal 7 all’11 maggio, il Teatro Menotti di Milano ospiterà la prima del nuovo spettacolo dell’Odin Teatret, diretto da Eugenio Barba. Intitolato “Le nuvole di Amleto“, lo spettacolo affronta temi profondi legati alla perdita e alla memoria attraverso una reinterpretazione della tragedia shakespeariana. La produzione è frutto della collaborazione tra Tieffe Teatro, ERT, Emilia Romagna Teatro e Odin Teatret. Dopo Milano, lo spettacolo sarà replicato all’Arena del Sole di Bologna dal 14 al 18 maggio e alla Biennale Teatro di Venezia dal 2 al 4 giugno.

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Un’opera ispirata a Shakespeare

“Le nuvole di Amleto” trae spunto dalla morte prematura del figlio di Shakespeare, Hamnet, avvenuta nel 1596 a soli undici anni. Questo evento segnò profondamente l’autore che cinque anni dopo scrisse “La tragica storia di Amleto“. Il legame tra Hamnet e il personaggio principale della tragedia ha suscitato numerose riflessioni critiche nel corso dei secoli. La trama narra le vicende del principe danese Amleto che si confronta con l’ombra del padre assassinato dal fratello Claudio.

Eugenio Barba si interroga su cosa significhi oggi la figura di Amleto per noi: “Cosa dice oggi a noi la vicenda di un padre il cui fantasma appare al figlio?” Si chiede anche quale eredità lasciamo ai nostri figli in un mondo pieno d’incertezze. Queste domande pongono lo spettatore davanti a dilemmi esistenziali attuali.

L’approccio innovativo del regista

Nel suo lavoro preparatorio per “Le nuvole”, Barba ha voluto umanizzare il processo creativo: “Cercai nell’Amleto le linee in cui Shakespeare parla delle nuvole”. Ha utilizzato queste immagini come punto centrale per sviluppare le prime scene dello spettacolo. L’intento è quello di creare una rappresentazione viva e pulsante che evolve durante le prove stesse.

Barba sottolinea come sia fondamentale non imporre pregiudizi sulle storie da raccontare; piuttosto sono queste ultime a cercarci per essere narrate. Il regista descrive il teatro come un fiume in cui ci si immerge completamente: “Se tu ci entri dentro ne esci bagnato”, afferma con convinzione.

Gli interpreti sul palco

In scena ci saranno talentuosi attori dell’Odin Teatret come Antonia Cioaza ed Else Marie Laukvik insieme ad altri membri della compagnia danese nota per la sua ricerca teatrale innovativa e profonda. Le luci sono curate da Stefano Di Buduo, contribuendo così a creare l’atmosfera evocativa necessaria per affrontare i temi complessi trattati nello spettacolo.

Il lavoro artistico proposto dall’Odin Teatret non è solo una rivisitazione classica ma offre uno spunto contemporaneo su questioni universali quali dolore, vendetta e amore attraverso una lente moderna capace d’interrogarsi sulla condizione umana attuale.

Altri eventi teatrali significativi

Oltre allo spettacolo dell’Odin Teatret, Milano offre altre interessanti produzioni nei prossimi giorni. Al Piccolo Teatro Studio andrà in scena “Wonder Woman”, diretto da Antonio Latella; mentre Ravenna ospita fino all’11 maggio il Polis Teatro Festival con oltre trenta eventi dedicati alle tematiche sociali contemporanee.

A Pontremoli si svolgerà invece un festival dedicato al teatro giovanile legato alla giustizia minorile dal 6 al 10 maggio; infine Firenze vedrà diverse produzioni tra cui “Orlando non fa suonare il corno” dedicata alla figura storica del ciclista Ottavio Bottecchia.

Questi eventi dimostrano quanto sia vivace la scena teatrale italiana nella primavera del 2025 offrendo occasioni preziose per riflettere sulle sfide sociali ed esistenziali odierne attraverso l’arte drammatica.

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