Papa Francesco e i legami familiari: ricordi e visite di un cugino piemontese

Il legame tra Papa Francesco e la sua famiglia, raccontato da Maurizio Bracchino, cugino alla lontana, evidenzia l’importanza della comunicazione semplice e dell’amore verso gli altri nel pontificato.
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L’ultimo incontro tra Papa Francesco e i suoi familiari risale al 2022, in occasione del 90° compleanno della madre, Carla Rabezzana. Questo evento ha rappresentato un momento significativo per il Pontefice, che ha visitato Portacomaro, nel territorio astigiano. La visita era attesa con grande entusiasmo dalla famiglia di Bergoglio, ma purtroppo non è stato possibile rivedersi a causa della malattia del Papa. Maurizio Bracchino, cugino alla lontana del Santo Padre e specialista in oculistica presso l’Azienda ospedaliera di Treviglio, racconta la sua esperienza personale.

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Un legame familiare profondo

Maurizio Bracchino vive a Mozzanica ed è imparentato con il Papa attraverso la nonna materna. «La mia nonna era cugina di primo grado di Mario Bergoglio», spiega Maurizio. Il bisnonno rimase in Italia mentre il resto della famiglia emigrò in Argentina quando Mario aveva circa undici anni. Nonostante le distanze geografiche e temporali che li separano oggi, Maurizio ricorda con affetto le numerose visite che “Giorgio” – come lo chiama affettuosamente – ha fatto nel corso degli anni.

Le visite sono iniziate quando Maurizio aveva solo dieci anni; da allora si sono ripetute annualmente per circa trent’anni. «Quando arrivava era una festa», racconta Bracchino descrivendo l’atmosfera calorosa delle sue visite a casa dei parenti piemontesi. Anche dopo la nomina a Cardinale nel 2001 e l’elezione al soglio pontificio nel 2013, le occasioni per incontrarsi non sono mancate.

Visite oltre oceano

Nel settembre del 2012, Maurizio ha avuto l’opportunità di recarsi in Patagonia per visitare Bergoglio nella sua Buenos Aires natale. Qui ha potuto osservare da vicino lo stile di vita semplice dell’allora Arcivescovo: «Andava a piedi, prendeva la metro e mangiava con i poveri nelle mense». Questi momenti hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di Maurizio che descrive Bergoglio come una persona capace di comprendere profondamente gli altri senza bisogno delle parole.

Nonostante la distanza fisica tra Italia e Argentina possa sembrare insormontabile, il loro legame è rimasto forte grazie anche alle telefonate frequenti durante le festività o altre occasioni speciali come compleanni o anniversari.

L’importanza della comunicazione semplice

Bracchino sottolinea uno degli aspetti più significativi del pontificato: «La capacità di comunicare in modo semplice per le persone semplici». Questa attitudine si riflette nell’approccio costante del Papa verso gli ultimi e i poveri; un tema centrale nella sua vita pubblica fin dai primi giorni del suo ministero ecclesiastico.

L’ultima conversazione tra Maurizio e Francesco risale al Natale scorso; sebbene il Pontefice fosse acciaccato quel giorno assicurò sempre ai suoi cari che stava bene. Le parole affettuose scambiate durante questi momenti evidenziano quanto fosse importante mantenere viva questa connessione familiare anche nei periodi difficili.

Il racconto personale offerto da Bracchino mette in luce non solo un legame sanguigno ma anche una relazione costruita su valori condivisi quali l’amore verso gli altri ed una sincera umanità che caratterizza il servizio pastorale del Santo Padre.

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