L’estate del 2025 si preannuncia calda e secca, secondo le ultime analisi dei modelli meteorologici ECMWF e CANSIPS. Le mappe stagionali mostrano un aumento delle temperature su gran parte dell’Europa, con l’Italia che potrebbe subire un significativo deficit di precipitazioni. In questo articolo, esaminiamo nel dettaglio le proiezioni per i prossimi mesi.
Temperature superiori alla norma
Le previsioni del modello ECMWF per il trimestre maggio-giugno-luglio 2025 evidenziano anomalie termiche positive diffuse in tutta Europa centrale e meridionale. In particolare, l’Italia è interessata da una marcata estensione di aree con temperature superiori alla media storica. Le anomalie variano tra +0.5°C e +2°C rispetto ai valori medi registrati dal 1991 al 2020. Nelle zone interne della Penisola, come alcune aree del Centro Europa, si prevedono scostamenti anche oltre i +1.5°C durante i mesi centrali dell’estate.
Il modello CANSIPS conferma questa tendenza mostrando un ampio territorio caratterizzato da anomalie calde persistenti che si estendono dalla Penisola Iberica fino ai Balcani, includendo le regioni settentrionali, centrali e meridionali italiane. Questa configurazione suggerisce che l’estate potrebbe iniziare già a maggio con una prima ondata di caldo anticipato.
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Deficit pluviometrico previsto
I dati relativi alle precipitazioni forniti dai modelli ECMWF e CANSIPS indicano un diffuso deficit pluviometrico per i mesi estivi in arrivo. Entrambi i modelli concordano sulla previsione di condizioni più secche della norma nel settore centro-occidentale dell’Europa, compresa l’Italia.
Particolarmente colpite saranno le regioni settentrionali italiane tradizionalmente soggette a rovesci estivi; qui si stima una riduzione significativa delle precipitazioni soprattutto nelle aree prealpine e alpine. Questo scenario è allarmante poiché il Nord Italia rappresenta il principale polmone idrico nazionale ed è anche una zona agricola ad alta produttività. La siccità prevista potrebbe avere gravi conseguenze sull’agricoltura locale e sulla produzione energetica idroelettrica.
Nel Centro-Sud Italia la situazione non appare migliore: sebbene l’intensità delle anomalie possa variare, anche qui ci si aspetta una diminuzione delle piogge che aggraverebbe ulteriormente la già critica disponibilità d’acqua durante i mesi estivi.
Riscaldamento delle acque marine
Un altro aspetto rilevante riguarda il riscaldamento delle acque superficiali del Mar Mediterraneo; secondo le mappe SST elaborate dal modello ECMWF, sono previste anomalie termiche fino a +1°C lungo alcune coste italiane come quelle tirreniche e ioniche.
Mari più caldi possono comportare un incremento dell’evaporazione atmosferica aumentando così il tasso di umidità nelle giornate più afose; ciò può rendere la temperatura percepita ancora più elevata creando disagio fisico per gli abitanti soprattutto nelle aree urbane costiere dove la ventilazione naturale è limitata. Inoltre, questo riscaldamento marino può favorire lo sviluppo di temporali violenti qualora aria fresca entri improvvisamente nella regione atmosferica sovrastante.
Stabilità atmosferica predominante
Le mappe relative alle anomalie di pressione al livello del mare mostrano valori superiori alla norma tra Francia, Regno Unito e Germania con effetti visibili anche sull’Italia settentrionale dove prevalgono condizioni anticicloniche stabili che limitano lo sviluppo di perturbazioni organizzate.
In contrasto a queste condizioni stabili vi sono segnali di bassa pressione nell’Europa orientale vicino al Mar Nero; tuttavia tali situazioni non sembrano influenzare direttamente il clima italiano che dovrebbe rimanere prevalentemente asciutto durante tutta l’estate.
La tendenza generale indica quindi verso una stagione lunga caratterizzata da caldo intenso ed elevato rischio siccitoso specialmente nel Nord-Centro Italia dove gli effetti potrebbero essere accentuati dall’aumento dell’umidità costiera mentre nell’entroterra ci potrebbero essere episodi intensificati di canicola dovuti all’assenza prolungata di piogge significative.
Le attuali proiezioni meteo devono comunque essere monitorate attentamente nei prossimi mesi poiché potrebbero subire variazioni significative man mano che ci avviciniamo all’estate vera propria.