Un gruppo di ricercatori ha recentemente presentato un progetto innovativo per la realizzazione di un ascensore spaziale ancorato a Phobos, la luna più interna di Marte. Questo ambizioso piano mira a superare i limiti della propulsione tradizionale, creando una connessione diretta tra la luna e il pianeta rosso. Grazie alle favorevoli condizioni gravitazionali del sistema Marte-Phobos, gli scienziati hanno sviluppato un modello fisico-matematico che simula il funzionamento dell’infrastruttura proposta.
Il modello fisico-matematico dell’ascensore
Il progetto si basa su un sofisticato modello che considera le dinamiche del sistema formato da una stazione spaziale orbitante, un cavo e un veicolo mobile noto come “climber”. Gli scienziati hanno utilizzato il problema ellittico dei tre corpi per analizzare le forze gravitazionali in gioco tra Marte e Phobos. In questo contesto, l’ascensore è concepito come un doppio pendolo: uno dei bracci collega la superficie della luna alla stazione posizionata oltre il punto L1, mentre l’altro si estende verso Marte.
Le simulazioni numeriche effettuate dai ricercatori hanno dimostrato che è possibile mantenere stabilità nel sistema purché il baricentro dell’ascensore rimanga oltre il punto L1. Ciò implica che durante le operazioni sia fondamentale progettare con attenzione le fasi di accelerazione e decelerazione del climber per evitare instabilità o rilassamento del cavo.
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Configurazioni operative dell’ascensore
Il progetto prevede due configurazioni principali per l’operatività dell’ascensore. La prima configurazione è quella tradizionale: in questo scenario, il climber si muove lungo un cavo teso tra Phobos e una stazione orbitante. Questa struttura potrebbe essere utilizzata per trasportare strumenti scientifici o materiali senza dover ricorrere al lancio di razzi dalla superficie marziana.
La seconda configurazione rappresenta invece una soluzione più audace; qui il cavo si estende dalla stazione direttamente verso Marte. Una volta raggiunta l’estremità del cavo, il climber può sganciarsi ed utilizzare la gravità marziana per discendere sulla superficie del pianeta rosso. Questa modalità operativa potrebbe rivoluzionare i metodi attuali di approvvigionamento delle missioni marziane.
Vantaggi rispetto ad altri progetti simili
Uno degli aspetti più interessanti di questo progetto riguarda la sua fattibilità tecnica rispetto ad altre proposte simili sulla Terra. Mentre nella nostra atmosfera sarebbe necessario costruire un ascensore spaziale lungo circa 100.000 chilometri, nel caso specifico tra Phobos e Marte questa distanza è ridotta a soli 6.000 chilometri grazie alla posizione della luna e alla sua bassa gravità.
Inoltre, Phobos presenta caratteristiche favorevoli come l’orbita sincrona che mantiene sempre rivolta verso Marte; queste condizioni semplificano notevolmente sia la costruzione sia la stabilità necessaria all’infrastruttura proposta.
Implicazioni future per l’esplorazione marziana
La realizzazione di un ascensore spaziale tra Phobos e Marte avrebbe enormi implicazioni sul futuro delle missioni esplorative sul pianeta rosso. Potrebbe ridurre significativamente i costi delle operazioni permettendo trasporti continui di materiali scientifici ed equipaggiamenti necessari alle missioni umane o robotiche.
Inoltre fungerebbe da piattaforma ideale per esperimenti in orbita stabile attorno a Marte ed aprirebbe nuove opportunità anche nel lancio verso altre destinazioni all’interno del Sistema Solare stesso.
Questo ambizioso sogno non sembra poi così lontano; sebbene non possa essere realizzato sulla Terra nei prossimi anni, potrebbe diventare realtà su una piccola luna silenziosa attorno a Marte dove scienza e innovazione possono tracciare nuovi percorsi nell’esplorazione dello spazio.