Dal 12 al 29 giugno, il festival Rami d’Ora torna a coinvolgere il pubblico nei boschi e sentieri delle Orobie. La manifestazione, diretta da Erica Meucci con la collaborazione di Francesca Siracusa e la direzione organizzativa di Riccardo Olivier, si propone di intrecciare performance artistiche con l’esplorazione del territorio. Il quartier generale dell’evento è situato a Castellaccio, una frazione abbandonata di Piateda, da cui si diramano le attività attraverso i suggestivi paesaggi del Parco delle Marmitte dei Giganti.
Un programma ricco di eventi artistici
L’apertura del festival avverrà il 12 giugno alle ore 15:00 con una performance dell’artista svizzera Camilla Parini in collaborazione con il Collettivo Treppenwitz. Durante questo evento, Parini presenterà una narrazione teatrale che esplora la sua storia personale attraverso un linguaggio visivo e performativo. Questo primo appuntamento segna l’inizio di un percorso che invita gli spettatori a riflettere sull’interconnessione tra arte e vita.
Successivamente, alle ore 17:00 sarà la volta della danzatrice Katia Della Fonte che si esibirà tra le opere d’arte presenti nei Giardini di Palazzo Sertoli. La sua danza interagirà con le sculture circostanti creando un dialogo unico tra movimento e staticità artistica. Questo momento rappresenta non solo un’esibizione ma anche una celebrazione della bellezza naturale integrata nell’arte.
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Il pomeriggio culminerà alle ore 19:30 presso lo Spazio42 con il vernissage della mostra “Farsi riparo”, dedicata ai primi cinque anni dell’attività di Ora – Orobie Residenze Artistiche. Questa esposizione offrirà uno sguardo approfondito sulle iniziative passate del progetto culturale locale.
Concerti ed esperienze immersive nel verde
La serata continuerà con un concerto degli artisti Paolo Novellino e Alex De Simoni che presenteranno “Fontane”. Questo evento musicale promette di arricchire ulteriormente l’atmosfera già vibrante del festival grazie alla fusione dei suoni naturali circostanti con le melodie proposte dai musicisti.
Rami d’Ora non è solo una serie di eventi isolati; è pensato come un’esperienza immersiva nel cuore delle Orobie dove ogni attività invita i partecipanti a esplorare sia l’arte contemporanea sia la bellezza naturale della regione. L’approccio multidisciplinare mira a coinvolgere diverse forme espressive per creare momenti indimenticabili per chi partecipa.
Concludendo questa prima giornata ricca di eventi, gli organizzatori sperano che i visitatori possano apprezzare non solo le performance artistiche ma anche il contesto unico in cui esse si svolgono. Il festival rappresenta quindi una opportunità per riscoprire luoghi meno noti ma ricchi di storia e cultura all’interno delle splendide montagne lombarde.