Scoperta astronomica dedicata a Gianluca Menti: una nuova stella nella costellazione del Leone

Scoperta la stella “GM_V1” all’osservatorio Marsec, dedicata a Gianluca Menti, figura amata della comunità locale, in un gesto che celebra sia la scienza che il suo impatto culturale.
Scoperta astronomica dedicata a Gianluca Menti: una nuova stella nella costellazione del Leone - Socialmedialife.it

Un nuovo corpo celeste è stato scoperto all’osservatorio Marsec di Marana di Crespadoro e sarà dedicato a Gianluca Menti, un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale. La stella, identificata come “GM_V1”, è stata ufficialmente riconosciuta dall’ente americano Aavso e rappresenta non solo una conquista scientifica, ma anche un tributo affettuoso a una persona molto amata. Gianluca Menti è scomparso improvvisamente lo scorso maggio all’età di 50 anni mentre era in bicicletta. Disegnatore tecnico e appassionato fotografo, aveva recentemente partecipato alle elezioni comunali per il movimento “Valle Agno attiva giovane e verde“, dimostrando il suo forte legame con Valdagno.

La scoperta della stella “GM_V1”

La giovane ricercatrice Matilde Barbieri, studentessa di astronomia presso l’università di Padova, ha individuato la nuova stella dal computer della sua casa. L’ente americano per le stelle variabili Vsx Variable star index dell’Aavso ha approvato la sua scoperta dopo che Barbieri ha analizzato i dati raccolti su una porzione del cielo. «Controllando nel catalogo delle stelle variabili – spiega Matilde – ho notato che in quel campo non risultava alcuna stella censita». La scoperta avvenne poco dopo la morte di Gianluca: «Era fine maggio ed era passato poco tempo dalla sua scomparsa», aggiunge.

Il direttore dell’osservatorio Ivo Peretto commenta con emozione l’importanza della dedica: «Lo avevamo promesso e ogni promessa è un debito. Sei ad appena 170 anni luce da noi Gianluca, continua ad illuminarci come hai sempre fatto». Questo gesto sottolinea quanto fosse radicata la figura di Menti nell’ambiente dell’osservatorio e quanto abbia ispirato chi lo circondava.

Passione per l’astronomia fin da piccoli

Matilde Barbieri racconta che il suo amore per l’astronomia è iniziato fin da piccola grazie agli zii coinvolti nel gruppo fondatore dell’osservatorio Marsec. Dopo aver completato il liceo scientifico “Trissino” a Valdagno, si è iscritta alla facoltà di astronomia senza esitazioni: «Non ho mai avuto dubbi su cosa fare», afferma con convinzione.

La studentessa esprime gratitudine verso il Marsec dove ha iniziato a studiare già durante gli anni scolastici grazie al programma Ptco . Sogna ora di continuare gli studi in ambito astronomico o nell’analisi dei dati: «Spero che tanti altri giovani possano avere le mie stesse opportunità», conclude.

Il contributo culturale di Gianluca Menti

Il direttore Peretto ricorda anche come Gianluca fosse attivamente coinvolto nelle attività culturali del centro astronomico: «Con lui abbiamo condiviso momenti preziosi all’interno dell’osservatorio». Non solo scoperte scientifiche ma anche riflessioni sul turismo sostenibile hanno caratterizzato i suoi interventi; infatti Menti credeva fermamente in un turismo qualitativo piuttosto che massificato.

Questa visione si riflette perfettamente nella scelta fatta dall’osservatorio riguardo alla dedica della nuova stella; rappresenta non solo una conquista astrale ma anche un modo per onorare i valori promossi da Menti durante la sua vita.

Un lavoro collettivo dietro alla scoperta

La scoperta della nuova stella “GM_V1” non sarebbe stata possibile senza il lavoro sinergico tra telescopi e computer presso l’osservatorio Marsec. Come spiega Peretto, questo tipo d’attività richiede impegno costante soprattutto nelle piccole strutture amatoriali dove ogni membro contribuisce al progresso collettivo delle conoscenze astrali.

Attualmente sono state censite circa 10 milioni di stelle variabili; tuttavia si stimano circa 200 miliardi nella nostra galassia ancora da esplorare completamente. Questa vastità offre opportunità incredibili agli astrofili come quelli del Marsec, impegnati quotidianamente nel coinvolgere giovani talenti nella ricerca scientifica.

Ogni nuova scoperta diventa così motivo d’unione tra passato e presente; le stelle lontane ci ricordano chi abbiamo perso ma ci guidano verso nuove avventure nel cielo infinito.