Stasera al teatro Petrarca di Arezzo va in scena “Gianni Schicchi” di Puccini con una produzione unica

Arezzo ospita l’opera comica “Gianni Schicchi” di Puccini, con regia di Manu Lalli e costumi realizzati da aziende locali, unendo arte lirica e tradizione orafa in un evento culturale unico.
Stasera al teatro Petrarca di Arezzo va in scena "Gianni Schicchi" di Puccini con una produzione unica - Socialmedialife.it

Arezzo, 12 maggio 2025 – Questa sera, la community internazionale di Oroarezzo si riunisce per assistere a un evento culturale significativo: l’opera comica “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini. L’appuntamento è fissato al teatro Petrarca, dove il regista Manu Lalli ha curato sia la regia che i costumi. Questo spettacolo rappresenta una collaborazione tra Ieg, il Comune di Arezzo, la Fondazione Guido d’Arezzo e Confindustria Federorafi.

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Una produzione che unisce arte e artigianato

La produzione dell’opera è caratterizzata da una sinergia tra diverse realtà locali. Le aziende associate a Confindustria Federorafi hanno contribuito all’evento fornendo monili esclusivi per i costumi di scena. Tra le aziende coinvolte ci sono nomi noti come Unoaerre, Quadrifoglio e Migliorini Gioielli. Questi gioielli non solo arricchiscono visivamente lo spettacolo ma evidenziano anche l’eccellenza dell’oreficeria aretina.

L’Orchestra della Toscana sarà diretta dal maestro Fabrizio Maria Carminati, noto per la sua esperienza nel panorama lirico italiano. Il baritono Mario Cassi interpreterà il ruolo del protagonista Gianni Schicchi, affiancato da giovani talenti provenienti dal progetto “Le Stanze dell’Opera”, un’iniziativa dedicata alla formazione dei nuovi cantanti lirici.

La storia dietro “Gianni Schicchi”

Gianni Schicchi“, opera in atto unico composta da Puccini nel 1918 e presentata per la prima volta al Metropolitan Opera House di New York, racconta le disavventure legate a un’eredità contesa nella Firenze medievale. La trama ruota attorno alla figura astuta del protagonista che cerca soluzioni ingegnose per risolvere conflitti familiari legati ai beni materiali.

Questa nuova produzione mira non solo a intrattenere ma anche ad avvicinare il pubblico all’opera lirica attraverso una proposta fresca e coinvolgente. La scenografia è stata realizzata da Daniele Leone mentre le luci sono curate da Giuseppe Filipponio; entrambi contribuiscono a creare l’atmosfera giusta per immergere gli spettatori nella storia narrata sul palco.

Collaborazione con Confindustria Federorafi

Un aspetto distintivo dello spettacolo è rappresentato dalla collaborazione con Confindustria Federorafi. Questa associazione riunisce alcune delle principali aziende italiane operanti nel settore della gioielleria e dell’oreficeria ed ha deciso di sostenere l’evento portando sul palcoscenico pezzi d’arte provenienti dalle proprie collezioni aziendali oltre a creazioni contemporanee realizzate appositamente per questa occasione.

I monili esposti durante lo spettacolo non solo valorizzano i costumi ma raccontano anche storie legate alle tradizioni orafe aretine; pezzi storici si affiancheranno quindi a opere moderne create dai giovani designer emergenti del settore orafo italiano.

Questa iniziativa sottolinea come Arezzo continui ad essere un punto nevralgico nell’ambito della gioielleria mondiale grazie alla qualità dei suoi prodotti e all’impegno delle sue imprese locali nel promuovere cultura ed arte attraverso eventi significativi come questo concerto-opera al teatro Petrarca.

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