Teatro Stabile di Torino: la stagione 2025/2026 celebra l’umanità con 93 titoli

Il Teatro Stabile di Torino presenta la sua 70ª stagione, “Essere umani”, con 93 eventi tra produzioni originali, debutti nazionali e un focus su giovani talenti e accessibilità culturale.
Teatro Stabile di Torino: la stagione 2025/2026 celebra l'umanità con 93 titoli - Socialmedialife.it

Il Teatro Stabile di TorinoTeatro Nazionale ha presentato il programma della sua 70ª stagione, intitolata “Essere umani“. Da settembre 2025 a luglio 2026, il cartellone offrirà un’ampia selezione di eventi culturali, con ben 93 titoli in programma. Tra questi ci saranno produzioni originali, debutti nazionali e ospitalità da compagnie rinomate. La stagione si preannuncia ricca e variegata, riflettendo l’impegno del teatro verso una proposta artistica multidisciplinare.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

Un cartellone ricco e diversificato

La nuova stagione del Teatro Stabile di Torino si distingue per la sua varietà. Saranno presentate ben 25 produzioni e coproduzioni, con un totale di 13 debutti in prima nazionale. Inoltre, il pubblico potrà assistere a ben 54 spettacoli ospiti e ai tradizionali eventi di Torinodanza che quest’anno includeranno ben 14 spettacoli. Questo ampio ventaglio offre una panoramica delle tendenze contemporanee nel panorama teatrale italiano ed internazionale.

Il direttore artistico Valerio Binasco guida un team composto da registi affermati come Leonardo Lidi e Kriszta Székely, oltre ad artisti associati come Liv Ferracchiati e Silvia Gribaudi. Quest’anno si aggiunge anche Diego Pleuteri nel ruolo di drammaturgo residente. Questa composizione eterogenea sottolinea l’intento dello Stabile di abbracciare diverse voci artistiche.

Torinodanza EXTRA: danza incontra teatro

Un elemento distintivo della programmazione è rappresentato da Torinodanza EXTRA, che per il secondo anno consecutivo integra danza e teatro in tre eventi speciali. Questo percorso mira a creare continuità tra le performance del festival diretto da Anna Cremonini e la stagione teatrale principale dello Stabile. Tra le creazioni in scena ci saranno opere del britannico Ben Duke , della torinese Silvia Gribaudi e dello spagnolo Marcos Morau.

Questa iniziativa non solo arricchisce l’offerta culturale ma permette anche al pubblico di esplorare nuove forme espressive attraverso collaborazioni internazionali che mettono in risalto la vitalità della scena contemporanea.

Attenzione alle nuove generazioni

Un aspetto fondamentale della nuova stagione è l’attenzione rivolta ai giovani talenti emergenti nel mondo del teatro italiano. Il TST ha sempre considerato prioritario coinvolgere le nuove generazioni sia nella produzione che nella fruizione degli spettacoli. Con Leonardo Lidi alla direzione della Scuola per Attori ed il contributo creativo di Diego Pleuteri come drammaturgo residente, lo Stabile dimostra un chiaro impegno verso il rinnovamento dell’offerta teatrale italiana.

Inoltre, sarà data visibilità alle compagnie emergenti attraverso la rassegna “Energie Nove“, dedicata agli artisti formatisi presso lo stesso TST o altre scuole italiane che già hanno trovato riconoscimento a livello nazionale.

Tematiche centrali nella programmazione

La programmazione include tre percorsi tematici principali: uno dedicato alla riscoperta dei classici italiani; uno focalizzato su Shakespeare; infine uno sulla drammaturgia contemporanea con opere scritte da autori viventi come Annie Baker ed Alessandro Baricco.

Tra i capolavori italiani proposti ci sono “Mandragola” di Machiavelli fino ad arrivare ai lavori più recenti dei grandi nomi del Novecento napoletano come Eduardo De Filippo.

Per quanto riguarda Shakespeare, saranno messi in scena sette titoli iconici tra cui “Amleto” e “Romeo Giulietta“. Infine il terzo percorso evidenzia l’importanza degli autori contemporanei con ben ventiquattro opere scritte negli ultimi anni.

Questa varietà tematica non solo arricchisce culturalmente ma stimola anche riflessioni sui temi attuali attraverso una lente storica.

Impegno sociale ed accessibilità

Oltre all’aspetto puramente artistico c’è una forte attenzione verso la sostenibilità sociale ed economica delle attività culturali promosse dal TST grazie al supporto delle fondazioni locali.

Progetti innovativi mirano a garantire accessibilità agli spettacoli per persone con disabilità sensoriale o neurodivergenze tramite iniziative specifiche avviate dal TST stesso dal lontano 2021.

Inoltre sarà introdotto un nuovo sistema chiamato “biglietto sospeso” destinato ai giovani tra i diciotto ei venticinque anni per incentivare questa fascia d’età ad avvicinarsi al mondo teatrale senza barriere economiche.

Questo approccio inclusivo testimonia quanto sia fondamentale rendere la cultura accessibile a tutti i cittadini torinesi senza distinzione alcuna.

Produzioni principali

Ad aprire ufficialmente questa nuova entusiasmante stagione sarà “Amleto” firmato dalla regia giovane ma già affermata Leonardo Lidi; seguiranno altri importanti lavori tra cui “Come nei giorni migliori” scritto dallo stesso Diego Pleuteri insieme ad altre produzioni significative quali “Tre sorelle” reinterpretate da Liv Ferracchiati o ancora “Circle Mirror Transformation”, commedia originale americana diretta dallo stesso Binasco.

Altrettanto rilevante è “Chicago”, musical diretto dalla regista Kriszta Székely mentre Silvia Gribaudi presenterà uno spettacolo dedicato alle Amazzoni reinterpretando figure storiche femminili sotto una luce completamente nuova.

La varietà delle produzioni conferma ulteriormente quanto questo palcoscenico possa essere considerato punto nevralgico dell’arte performativa italiana moderna dove ogni voce trova spazio per esprimersi liberamente.

Change privacy settings
×