Tensione alla Camera: Giorgia Meloni affronta le opposizioni mentre il Consiglio dei ministri slitta

Tensione politica alla Camera dei Deputati: Giorgia Meloni affronta critiche su sanità e politiche estere, mentre dissidi interni rinviano il Consiglio dei ministri e aumentano le incertezze sul governo.
Tensione alla Camera: Giorgia Meloni affronta le opposizioni mentre il Consiglio dei ministri slitta - Socialmedialife.it

Nella giornata di ieri, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato al premier time alla Camera dei Deputati in un contesto di crescente tensione politica. Le opposizioni hanno affondato il colpo su vari temi, mentre all’interno della maggioranza si sono registrati dissidi significativi che hanno portato al rinvio del Consiglio dei ministri previsto per oggi. La situazione è stata ulteriormente complicata dall’assenza di alcuni membri chiave del governo.

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Assenze e strategie nel premier time

Antonio Tajani si trovava ad Antalya, in Turchia, per una riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato. Matteo Salvini, invece, era impegnato a seguire un match agli Internazionali di tennis tra Alcaraz e Draper. L’assenza di questi due vice ha costretto Meloni a presentarsi da sola nel catino di Montecitorio per il consueto appuntamento con i deputati. Dopo aver mostrato una certa teatralità nei precedenti incontri pubblici, la presidente ha scelto un approccio più sobrio e controllato. Durante l’intervento non sono mancati momenti di tensione con i rappresentanti dell’opposizione.

Meloni ha dovuto fronteggiare attacchi diretti da parte delle opposizioni su questioni cruciali come la sanità e le politiche estere riguardanti Gaza. In particolare, Elly Schlein ha sollevato preoccupazioni sui tagli alla sanità pubblica e sulle liste d’attesa crescenti; una critica che ha fatto infuriare la premier che ha risposto con toni accesi definendo le accuse “bugie”. Questo scambio acceso è stato emblematico dello stato attuale della politica italiana: un clima carico di polemiche dove ogni parola viene pesata attentamente.

Rinvio del Consiglio dei ministri e dissidi interni

Un altro tema caldo emerso durante la giornata è stato il rinvio del Consiglio dei ministri originariamente programmato per oggi. Il motivo principale riguarda l’assenza di accordo sul decreto Infrastrutture, in particolare sulla norma relativa alle concessioni portuali che coinvolge Genova. Questa norma era sostenuta da Matteo Salvini ma si è scontrata contro le posizioni contrarie espresse dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Il dibattito interno sulla questione delle concessioni portuali evidenzia divisioni significative all’interno della maggioranza governativa; infatti molti temono che questa norma possa favorire imprenditori già coinvolti in scandali legati alla corruzione come Spinelli. La decisione finale sul decreto sarà rimandata a data da destinarsi mentre cresce l’incertezza sulle future mosse politiche del governo Meloni.

Polemiche tra gli schieramenti politici

Durante il dibattito parlamentare non sono mancate anche scene pittoresche come quella dell’esponente +Europa Riccardo Magi travestito da fantasma per protestare contro la scarsa visibilità dedicata ai referendum; questo gesto provocatorio lo ha portato all’espulsione dall’Aula senza suscitare reazioni particolarmente forti dalla presidente Meloni.

Inoltre Maria Elena Boschi ha colto l’occasione per criticare duramente Meloni sull’accusa frequente al sessismo quando viene messa sotto pressione dai suoi avversari politici: “Non ti critico perché sei donna”, le parole della Boschi “ma perché non sei all’altezza”. Anche Giuseppe Conte non si è tirato indietro nel suo intervento chiedendo un minuto di silenzio per le vittime civili a Gaza; richiesta accolta solo parzialmente dai deputati presenti nell’Aula creando ulteriore attrito tra i gruppi politici.

La giornata si conclude con votazioni importanti come quella sulla fiducia al dl Albania evitando sedute notturne grazie ad accordo bipartisan tra i partiti presenti in Aula; tuttavia restano aperti molti interrogativi sul futuro politico immediatamente successivo a queste tensionate discussioni parlamentari.

In serata infine c’è stata anche una riunione tra esponenti conservatori europeisti presso Via della Scrofa segno che gli sviluppi internazionali potrebbero influenzare ulteriormente gli equilibri interni italiani nei prossimi giorni.

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