Thailandia: emessi 17 mandati d’arresto per il crollo di un grattacielo a Bangkok dopo il terremoto

Un tribunale thailandese emette 17 mandati d’arresto per il crollo di un grattacielo a Bangkok, indagando su irregolarità strutturali e responsabilità professionali dopo il terremoto di magnitudo 7.7.
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Un tribunale thailandese ha emesso 17 mandati d’arresto nell’ambito di un’inchiesta sul crollo di un grattacielo in costruzione a Bangkok, avvenuto durante il terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito la regione lo scorso marzo. Le autorità stanno indagando sulle cause del disastro e hanno già identificato alcuni problemi strutturali legati all’edificio, mentre i media locali riportano dettagli sui soggetti coinvolti nella progettazione e costruzione della struttura.

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Dettagli sull’indagine e i mandati d’arresto

L’inchiesta sul crollo del grattacielo si è intensificata dopo che le autorità hanno scoperto irregolarità nei lavori. I mandati d’arresto riguardano diverse figure professionali, tra cui ingegneri, architetti e supervisori della costruzione. Tra i nomi resi noti dalla polizia figura Premchai Karnasuta, ex presidente della Development PLC, una delle principali aziende edili italo-thailandesi operanti nel paese.

Le indagini sono state avviate subito dopo il disastro, quando è emerso che l’edificio avrebbe dovuto ospitare l’ufficio dell’Audit dello Stato thailandese. Questo ente è responsabile dei controlli sui finanziamenti pubblici e sulla gestione delle risorse statali. Il fatto che una struttura destinata a garantire la trasparenza nella gestione pubblica sia crollata solleva interrogativi sulla sicurezza dei progetti edilizi in Thailandia.

La polizia sta esaminando anche altre possibili responsabilità legate alla progettazione dell’edificio, con particolare attenzione al vano ascensore dove sono stati riscontrati problemi strutturali significativi. Questi dettagli potrebbero rivelarsi cruciali per comprendere le dinamiche che hanno portato al tragico evento.

Conseguenze del terremoto e impatto su Bangkok

Il terremoto di magnitudo 7.7 ha avuto epicentro principalmente in Myanmar ma ha causato danni anche in Thailandia, specialmente a Bangkok, città nota per la sua vulnerabilità sismica. Nonostante molti grattacieli abbiano oscillato senza subire danni irreparabili durante il sisma, questo specifico edificio non ha retto alla scossa.

Il bilancio umano del crollo è stato drammatico: i soccorritori hanno recuperato i corpi di 89 lavoratori presenti all’interno dell’edificio al momento del disastro; tuttavia restano ancora sette persone disperse sotto le macerie. La ricerca continua con l’obiettivo di trovare eventuali sopravvissuti o recuperare gli ultimi dispersi.

Le autorità locali stanno affrontando anche le conseguenze economiche derivanti da questo incidente; oltre alla perdita umana ci sono preoccupazioni relative ai costosi interventi necessari per garantire la sicurezza degli altri edifici nella zona colpita dal sisma.

Riflessioni sulla sicurezza edilizia in Thailandia

Questo evento tragico mette in luce questioni più ampie riguardanti la sicurezza nelle costruzioni in Thailandia. Con una crescente urbanizzazione e lo sviluppo incessante nel settore immobiliare, diventa fondamentale garantire standard elevati nella progettazione e realizzazione degli edifici.

Le autorità competenti dovranno ora valutare se siano necessarie modifiche alle normative vigenti o se vi siano lacune nei controllori dei lavori edili che devono essere colmate per prevenire futuri incidenti simili. L’attenzione mediatica rivolta a questa vicenda potrebbe spingere verso una maggiore vigilanza nel settore delle costruzioni edili nel paese asiatico.

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