Tiziana Lupi, giornalista e scrittrice romana, ha condiviso le sue esperienze con Papa Francesco in un’intervista che andrà in onda stasera su VideoRegione. Autrice della prima biografia illustrata del Pontefice e curatrice del libro “La mia idea di arte“, pubblicato da Mondadori, Lupi offre uno sguardo intimo sulla figura di Bergoglio, sottolineando la sua umanità e il suo approccio innovativo alla Chiesa.
Un incontro indimenticabile
Durante l’intervista condotta da Mario Russomanno, Tiziana Lupi ha descritto i momenti significativi trascorsi con Papa Francesco. La giornalista ha rivelato che la sua carriera editoriale ha subito una svolta dopo aver conosciuto il Pontefice. “Nella mia vita c’è un prima e un dopo aver conosciuto Papa Francesco”, ha affermato. Questa affermazione mette in luce l’impatto profondo che Bergoglio ha avuto su di lei non solo come professionista ma anche come persona.
Lupi ricorda il loro primo incontro avvenuto a Santa Marta, dove si è presentata con un collega dopo essere arrivati in ritardo a causa di un errore degli uffici stampa. Nonostante l’imbarazzo iniziale, il Papa li accolse con grande semplicità e calore umano. “Ero incenerita dalla vergogna”, confessa Lupi, ma la reazione del Pontefice fu quella di sorridere e gestire la situazione senza alcuna formalità.
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La visione culturale di Bergoglio
Nel corso della trasmissione, Tiziana Lupi si è soffermata anche sulla visione culturale di Papa Francesco. Ha evidenziato come egli fosse consapevole delle sfide globali contemporanee e capace di affrontarle con una prospettiva unica. Il Pontefice era noto per mettere al centro della sua missione i più vulnerabili della società; questo aspetto non sempre trovava consenso nelle alte gerarchie vaticane.
L’umanità mostrata da Bergoglio si rifletteva anche nei suoi insegnamenti personali ricevuti dalla nonna argentina: “Il sudario non ha tasche”. Questo concetto rappresenta una critica all’accumulo materiale a favore dell’importanza dei valori spirituali ed etici nella ricerca della felicità.
Un’eredità da preservare
Tiziana Lupi conclude il suo racconto esprimendo la speranza che l’insegnamento del Papa non venga dimenticato nel tempo. La propensione per i poveri e gli ultimi era parte integrante del messaggio bergogliano ed è stata spesso vista come controversa all’interno delle strutture ecclesiali tradizionali.
La testimonianza offerta dalla giornalista rappresenta quindi non solo una celebrazione della figura carismatica di Papa Francesco ma anche un invito alla riflessione sui temi sociali ed etici sollevati dal suo pontificato. Concludendo l’intervista su note positive riguardo al futuro dell’insegnamento cristiano nel mondo contemporaneo, Tiziana Lupi ci invita a considerare quanto sia fondamentale mantenere viva questa eredità morale per le generazioni future.