Il programma “Memex Passi di scienza” su Rai Scuola ci porta alla scoperta della Torino elettrica, un percorso che intreccia la storia dell’innovazione con il patrimonio culturale della città. Attraverso racconti e interviste, esploreremo come la capitale piemontese sia diventata un simbolo di progresso tecnologico, partendo dalla sua iconica Mole Antonelliana.
La Mole Antonelliana: simbolo di Torino
La Mole Antonelliana è senza dubbio il monumento più rappresentativo di Torino. Progettata dall’architetto Alessandro Antonelli nel XIX secolo, questa struttura alta 167 metri si erge maestosa nel cielo torinese. Sulla sua sommità svetta una grande statua che rappresenta un genio alato, considerato da molti come un parafulmine per la città stessa. Tuttavia, non sempre questo simbolo ha goduto di tranquillità; l’11 agosto 1904 una violenta scarica elettrica colpì la guglia, facendo precipitare l’angelo alato sul terrazzino sottostante. Fortunatamente, il pesante manufatto rimase miracolosamente in equilibrio.
Questo episodio drammatico segna l’inizio del nostro viaggio nella storia dell’elettricità a Torino. La città non è solo famosa per i suoi caffè storici e le sue piazze eleganti; è anche il luogo dove si sono sviluppate importanti innovazioni tecnologiche legate all’elettricità. Dalla lampadina inventata da Alessandro Cruto ai motori elettrici progettati da Galileo Ferraris, ogni angolo di Torino racconta una parte fondamentale della storia scientifica italiana.
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L’eredità scientifica di Torino
Torino ha dato i natali a numerosi scienziati e inventori che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo delle tecnologie elettriche. Il programma “Memex Passi di scienza” offre uno sguardo approfondito su queste figure chiave attraverso interviste con esperti locali come Alberto Barbera del Museo Nazionale del Cinema e Chiara Mancinelli dell’Accademia delle Scienze.
Durante il nostro percorso incontreremo anche Mario Broglino dell’Ecomuseo Sogno di Luce e Paolo Legato del MAcA , entrambi impegnati nella promozione della cultura scientifica legata all’elettricità in tutte le sue forme. Queste personalità ci guideranno attraverso storie affascinanti riguardanti le invenzioni che hanno cambiato non solo la vita quotidiana dei torinesi ma anche quella degli italiani in generale.
Inoltre, avremo l’opportunità unica di salire a bordo dei tram storici guidati da Roberto Cambursano per vedere dal vivo come funziona una centrale elettrica moderna grazie alle spiegazioni fornite da Anita Barbierato e Alessandro Donna.
Un viaggio pratico nell’elettricità
Il programma non si limita a raccontare la storia; offre anche esperienze pratiche per comprendere meglio il funzionamento delle tecnologie moderne legate all’elettricità. Grazie alla collaborazione con esperti locali ed enti educativi come il Politecnico di Torino, gli spettatori possono apprendere direttamente dai professionisti del settore.
Il professor Vittorio Marchis sarà presente per analizzare oggetti quotidiani ed invenzioni scientifiche tramite una lente critica ed educativa; questo approccio rende accessibile a tutti temi complessi come quelli legati alla produzione energetica e alle nuove tecnologie sostenibili.
La combinazione tra teoria e pratica rende questo episodio particolarmente coinvolgente ed educativo sia per gli adulti sia per i giovani studenti interessati alla scienza e alla tecnologia.
Attraversando questi vari aspetti della cultura torinese legata all’elettricità, “Memex Passi di scienza” ci invita ad apprezzare quanto profondamente queste innovazioni abbiano influenzato lo sviluppo urbano ed economico della città nel corso degli anni.