Dal 12 al 20 luglio si svolgerà a Udine la 35/a edizione del festival Udin&Jazz, un evento che unisce musica e impegno civile. Quest’anno il tema scelto è “Generations“, che invita alla riflessione sul jazz come linguaggio universale e spazio di incontro tra culture diverse. Il festival, promosso da Euritmica, si propone non solo come una celebrazione musicale ma anche come occasione per affrontare temi sociali rilevanti.
Un programma ricco di artisti internazionali
Il festival aprirà i battenti il 12 luglio al Castello di Udine con l’esibizione del talentuoso Jacob Collier, noto per il suo stile innovativo che fonde jazz e pop. La chiusura dell’evento sarà affidata a “Celebrating Amy“, un tributo ad Amy Winehouse eseguito dalla sua band storica il 20 luglio. Tra gli artisti più attesi figurano nomi illustri come Herbie Hancock, considerato una leggenda vivente del jazz; Paolo Fresu & Omar Sosa; Raphael Gualazzi; Matteo Mancuso, giovane chitarrista prodigio; Isaiah Collier al sassofono e Vincen García, promettente talento spagnolo.
Oltre ai concerti principali, gli organizzatori hanno previsto jam session aperte al pubblico e incontri tematici per approfondire vari aspetti della musica jazz. Questi eventi mirano a coinvolgere attivamente i partecipanti in discussioni significative sulla cultura musicale contemporanea.
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Un’apertura simbolica per la libertà
Un momento particolarmente significativo avrà luogo sabato 12 luglio dalle ore 18 presso il Parco Moretti con l’evento “Udin&Jazz for Freedom“. Questo incontro corale sarà dedicato alla musica e alla riflessione su temi sociali urgenti. Tra gli ospiti ci saranno Rime for Africa e Medici Senza Frontiere, che porteranno l’attenzione sulla situazione attuale a Gaza.
Federico Pirone, assessore comunale alla Cultura di Udine ha sottolineato l’importanza del festival non solo come manifestazione musicale ma anche come processo culturale continuo: “Udine deve essere orgogliosa di un festival che è molto più di musica”. Ha aggiunto che in tempi difficili è fondamentale promuovere valori cosmopoliti basati su fratellanza e umanità condivisa.
Il messaggio del direttore artistico
Giancarlo Velliscig, direttore artistico dell’evento ha evidenziato la missione sociale della manifestazione: “Udin&Jazz vuole essere un segno di bellezza”. Ha spiegato inoltre che il jazz rappresenta non solo estetica ma anche storie profonde legate a sofferenze passate e libertà conquistate nel tempo. L’apertura dedicata alla libertà serve a dare voce alle ingiustizie contemporanee ed evidenziare quanto sia importante far sentire le proprie opinioni in momenti critici come quello attuale riguardo Gaza.
Con questo mix unico di arte musicale e impegno sociale, Udin&Jazz si prepara ad accogliere visitatori da tutto il mondo per una settimana all’insegna della cultura condivisa attraverso le note del jazz.