Il cardinale Gualtiero Bassetti, già presidente della Conferenza Episcopale Italiana , ha condiviso le sue riflessioni sulla direzione futura della Chiesa durante una celebrazione dei novendiali nella Basilica di San Pietro. A 83 anni, l’arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve non parteciperà al prossimo Conclave, ma continua a contribuire attivamente alle Congregazioni generali. Le sue parole offrono uno spaccato significativo sul ruolo che il prossimo Papa dovrà assumere in un contesto ecclesiale in evoluzione.
La visione di un Papa per l’umanità
Bassetti esprime il desiderio di vedere un Pontefice che combini l’introspezione teologica di Benedetto XVI con l’apertura pastorale caratteristica di papa Francesco. Secondo lui, è fondamentale che il nuovo Papa si presenti come “maestro e padre” per un’umanità spesso smarrita e ferita. Il cardinale sottolinea come papa Francesco abbia creato un Collegio cardinalizio rappresentativo della cattolicità della Chiesa, capace di sintetizzare la ricchezza delle diverse comunità ecclesiali nel mondo.
Bassetti è stato creato cardinale nel 2014 da papa Francesco ed è considerato uno dei primi porporati voluti dal Pontefice argentino. Ha anche avuto il compito storico di guidare la Cei come primo presidente eletto dai vescovi italiani secondo le nuove norme stabilite da Francesco nel tentativo di rendere più partecipativa la governance ecclesiale.
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L’eredità lasciata da papa Francesco
Riflettendo sull’eredità del pontificato attuale, Bassetti descrive una Chiesa “non d’élite”, ma vicina al popolo. Sottolinea che ciò che conta realmente nella vita cristiana è conoscere e vivere secondo il Vangelo. La riscoperta del primato della Parola e dell’amore verso i più vulnerabili sono stati temi centrali nell’insegnamento e nelle azioni del pontefice uscente.
Il documento emblematico dell’attuale pontificato, secondo Bassetti, è “Evangelii Gaudium”. Questo testo rappresenta non solo una continuazione degli insegnamenti precedenti ma anche una risposta alle sfide contemporanee: promuovere unità piuttosto che divisione all’interno delle comunità cristiane.
Il legame tra papa Francesco e la Chiesa italiana
Il cardinale evidenzia il legame speciale tra papa Francesco e la Chiesa italiana definendolo affettivo ed effettivo. Anche se gli ultimi tre Papi non erano italiani, tutti hanno dimostrato grande affetto verso l’Italia e i suoi fedeli. Questa connessione si manifesta anche attraverso le modalità con cui viene scelto il presidente della Cei: tramite una terna votata dai vescovi stessi.
Bassetti ricorda momenti significativi come il Convegno ecclesiale nazionale tenutosi a Firenze nel 2015 dove Bergoglio invitò le diocesi italiane ad essere profetiche ed attente ai bisogni delle persone comuni. Questi richiami alla missione sociale sono fondamentali per comprendere quale direzione deve prendere la Chiesa nei prossimi anni.
Sinodalità: un cammino necessario
La sinodalità rappresenta uno dei pilastri fondamentali del pontificato bergogliano; essa implica comunione, partecipazione e missione all’interno delle comunità cristiane. Per Bassetti questo processo deve tradursi in azioni concrete nelle parrocchie italiane affinché possano diventare luoghi vivaci dove si vive autenticamente l’esperienza evangelica.
La conversione pastorale diventa quindi necessaria per rivitalizzare le parrocchie stesse; esse devono aprirsi alla società circostante creando legami solidi con i fedeli attraverso iniziative concrete rivolte ai bisogni quotidiani delle persone.
Un movimento ecclesiale sul Mediterraneo
Infine, Bassetti ha avviato iniziative significative riguardanti il Mediterraneo ispirandosi a Giorgio La Pira; incontri tra vescovi hanno avuto luogo a Bari, Firenze e Marsiglia affrontando tematiche cruciali quali pace ed evangelizzazione in contesti complessi segnati da conflitti globali attuali come quello ucraino o mediorientale.
Questa iniziativa mira a rafforzare la vocazione dell’Italia nello scenario internazionale rispetto alle questioni socialmente rilevanti oggi giorno; inoltre suggerisce al futuro Papa l’importanza potenziale di convocare un Sinodo specificamente dedicato al Mediterraneo così da affrontare insieme queste sfide ecumeniche cruciali per i credenti contemporanei.