Il 2 luglio, il parco Monte Ciocci di Roma ha ospitato una serata speciale nell’ambito dell’evento “Il cinema in piazza“. L’autore e illustratore Brian Selznick, originario del New Jersey, è stato l’ospite d’onore per la proiezione del film “Hugo Cabret“, diretto da Martin Scorsese. Questo film, uscito nel 2011 e basato sul romanzo omonimo di Selznick pubblicato nel 2007, ha ricevuto cinque premi Oscar e un Golden Globe. La presenza di Selznick ha attirato l’attenzione dei cinefili romani, che hanno potuto rivivere le emozioni della pellicola in una cornice suggestiva.
Il legame tra il libro e il film
Durante l’incontro al cinema Troisi, Selznick ha condiviso le sue sensazioni riguardo alla visione del suo lavoro su grande schermo dopo oltre dieci anni. Ha espresso un forte senso di gratitudine nel vedere come la sua storia continui a risuonare con il pubblico. “Quando guardi il prodotto finale tratto da una cosa scritta da te – ha dichiarato – ti fa un effetto strano”. Ha ricordato i momenti difficili della creazione del libro stesso: “Ci ho messo più di tre anni per cercare di realizzarlo; non è stato facile”. Le sue parole hanno rivelato quanto sia profondo il legame tra autore e opera.
Selznick ha anche raccontato delle critiche ricevute dal suo mentore Maurice Sendak prima che “Hugo Cabret” venisse accolto positivamente. “Quando ho incontrato Maurice non ero all’inizio della mia carriera… mi sentivo completo come autore”, ma le parole oneste del grande illustratore lo hanno spinto a ripartire verso nuove sfide creative.
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Ispirazioni cinematografiche
Selznick ha parlato anche delle influenze cinematografiche che lo hanno guidato nella sua carriera artistica. Fin da piccolo era affascinato dai film horror classici trasmessi in TV: “Mi piaceva farmi spaventare”, racconta con nostalgia. Ha citato registi come Alfred Hitchcock e François Truffaut come figure chiave nella sua formazione artistica. La scoperta dei lavori francesi durante gli studi universitari lo ha avvicinato al mondo dell’animazione stop-motion grazie alla passione per King Kong.
Recentemente, per il suo ultimo libro ambientato a Roma intitolato “Run Away With Me“, Selznick si è immerso nei film di Federico Fellini durante i suoi nove mesi trascorsi nella capitale italiana nel 2021. Questa esperienza gli ha permesso non solo di esplorare luoghi iconici ma anche d’immergersi completamente nell’atmosfera culturale romana.
Un futuro dietro la macchina da presa?
La conversazione si è poi spostata sulla possibilità che Selznick possa dirigere un film in futuro. Sebbene abbia già collaborato con registi rinomati sui set dei suoi adattamenti letterari, egli sente ancora una forte connessione con la narrazione attraverso i libri: “Posso raccontare la storia e posso disegnarla… Credo che le mie storie possano arrivare meglio attraverso un libro”. Tuttavia non esclude l’idea d’intraprendere questa nuova avventura creativa.
Riflessioni sulla situazione politica americana
Infine, Brian Selznick si è espresso sulla situazione politica attuale negli Stati Uniti dal punto di vista personale ed artistico. Ha descritto questi tempi come estremamente difficili per molte comunità marginalizzate: “Siamo in un momento estremamente pericoloso della nostra storia”. Nonostante ciò mantiene viva la speranza nei giovani attivisti impegnati nelle battaglie sociali ed artistiche contro le ingiustizie.
Concludendo questa intensa serata romana dedicata al cinema e alla cultura letteraria contemporanea, Brian Selznick si conferma figura centrale nell’universo narrativo moderno capace d’ispirare generazioni future attraverso storie ricche d’emozioni umane profonde.