La rinascita di Alea Iacta Lab dopo l’esplosione: un nuovo inizio per la musica indipendente

Un’esplosione a Roma distrugge lo studio di registrazione Alea Iacta Lab, causando la morte di un turista. Il fondatore Milo Di Mattei avvia una campagna di raccolta fondi per ricostruire.
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Un’esplosione devastante il 23 marzo ha distrutto lo studio di registrazione Alea Iacta Lab a Roma, portando via non solo attrezzature ma anche sogni e speranze. Milo Di Mattei, giovane fondatore dell’etichetta discografica, racconta la sua esperienza e come sta affrontando questa difficile situazione.

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L’esplosione e le conseguenze

Il tragico evento ha avuto luogo in un B&B situato al primo piano di una palazzina storica nel quartiere Monteverde. Milo Di Mattei, noto con il nome d’arte Electrovio, insieme ai suoi amici Viktor, Ana e Mariano, aveva appena avviato l’attività di promozione musicale per artisti emergenti. A soli 25 anni, Milo aveva già investito tempo ed energie nella creazione dello studio che rappresentava un punto di riferimento per i giovani musicisti della zona.

La mattina dell’esplosione si trovava lontano dallo studio con i suoi collaboratori. “Ci sentiamo miracolati”, afferma Milo mentre ricorda quel giorno drammatico. Purtroppo la tragedia ha colpito anche altre persone: Grant Paterson, un turista scozzese di 54 anni che alloggiava nel B&B esploso, è deceduto a causa delle ferite riportate nell’incidente.

L’impatto emotivo è stato forte non solo per la perdita materiale ma anche per il dolore umano causato dalla morte del turista. “Troppo dolore”, dice Milo riferendosi alla situazione complessiva che hanno dovuto affrontare lui e i suoi amici.

La raccolta fondi e il supporto della comunità

Nonostante le difficoltà iniziali, Milo non si è dato per vinto. Ha avviato una campagna su GoFundMe per raccogliere fondi necessari alla ricostruzione dello studio perduto nell’esplosione; l’attrezzatura distrutta valeva oltre 10 mila euro ed includeva mixer audio, microfoni e computer essenziali per le attività artistiche dell’etichetta.

La sua richiesta d’aiuto ha attirato l’attenzione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e della Siae . “Non avrei mai immaginato che la nostra storia arrivasse fino alla Siae”, commenta stupito Milo riguardo al supporto ricevuto dall’organizzazione culturale fondata nel 1882.

Grazie all’intervento della Siae, sono stati in grado di trovare una nuova sede a Trastevere dove continuare il loro lavoro creativo senza fermarsi completamente durante questo periodo difficile.

Un nuovo inizio grazie al sostegno istituzionale

Milo esprime gratitudine nei confronti della Siae che ha offerto aiuti concreti permettendo così ad Alea Iacta Lab di ripartire da zero in un ambiente diverso ma stimolante. “Stiamo attrezzando un appartamento a Trastevere; entro fine maggio dovremmo essere pronti a ripartire”. Nonostante tutto ciò che hanno perso nella tragedia, lui e i suoi amici continuano a cercare nuovi talenti da supportare nella loro carriera musicale.

Salvatore Nastasi, presidente della Siae, sottolinea quanto sia importante sostenere realtà come quella di Alea Iacta Lab: “Le ferite lasciate da eventi drammatici come questo non si rimarginano facilmente”, afferma Nastasi, “ma è nostro dovere offrire supporto”. Questo approccio dimostra quanto sia fondamentale mantenere viva la cultura musicale italiana anche nei momenti più bui.

Milo conclude con rinnovata determinazione: “L’attenzione del Comune e della Siae ci dà ancora più forza”. Con queste parole esprime speranza verso il futuro mentre lavora instancabilmente affinché Alea Iacta Lab possa tornare ad essere un faro luminoso per gli artisti emergenti romani.

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