Meta e la nuova funzione di riconoscimento facciale negli occhiali Ray-Ban: un dibattito acceso sulla privacy

Meta sviluppa la funzione “super sensing” per occhiali Ray-Ban, capace di riconoscimento facciale in tempo reale, suscitando preoccupazioni per la privacy e la sorveglianza non autorizzata.
Meta e la nuova funzione di riconoscimento facciale negli occhiali Ray-Ban: un dibattito acceso sulla privacy - Socialmedialife.it

Meta è al centro di una controversia dopo la rivelazione di una nuova funzionalità in fase di sviluppo per i suoi occhiali intelligenti Ray-Ban, denominata “super sensing”. Questa tecnologia promette il riconoscimento facciale in tempo reale, permettendo l’identificazione delle persone semplicemente guardandole. La notizia, riportata da The Information, ha sollevato preoccupazioni tra esperti di tecnologia e diritti civili riguardo alla tutela della privacy individuale.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

La funzione “super sensing” degli occhiali Ray-Ban

La funzionalità “super sensing” è progettata per utilizzare l’intelligenza artificiale insieme all’hardware integrato degli occhiali Ray-Ban. Questo sistema sarebbe capace di eseguire scansioni facciali e identificare le persone circostanti in tempo reale. Secondo quanto emerso, Meta avrebbe già implementato questa capacità nei prototipi dei suoi occhiali. Tuttavia, il riconoscimento potrebbe essere attivato solo su iniziativa dell’utente che indossa gli occhiali.

Un aspetto controverso riguarda la mancanza di notifiche per le persone osservate: chi viene identificato non riceverebbe alcun avviso che segnali l’attivazione della fotocamera. Inoltre, pare che Meta stia considerando la possibilità di disattivare la luce LED normalmente utilizzata per indicare quando gli occhiali stanno registrando video o foto. Questo dettaglio ha suscitato forti critiche da parte degli esperti del settore.

Le preoccupazioni sulla privacy

L’approccio adottato da Meta rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla sua precedente politica prudente riguardo al riconoscimento facciale nei dispositivi indossabili. Fino ad ora, l’azienda aveva evitato tali tecnologie a causa delle preoccupazioni legate alla privacy e alle normative vigenti. Tuttavia, secondo alcuni analisti del settore tecnologico, il contesto normativo negli Stati Uniti è diventato più permissivo negli ultimi anni grazie a regolamentazioni meno restrittive imposte dalla Federal Trade Commission.

Le implicazioni etiche e legali associate a questa nuova funzionalità sono rilevanti e complesse. Da un lato si potrebbero aprire scenari utili nel campo della sicurezza pubblica o dell’accessibilità; dall’altro emergono timori concreti riguardanti sorveglianza non autorizzata e profilazione automatica delle identità personali nello spazio pubblico.

Esperimenti accademici sul riconoscimento facciale

Ricercatori universitari hanno già condotto esperimenti dimostrando come sia possibile adattare facilmente gli attuali modelli degli occhiali Ray-Ban prodotti da Meta per effettuare il riconoscimento facciale in tempo reale. Un esempio significativo proviene da due studenti dell’Università di Harvard che hanno realizzato prove pratiche sull’efficacia della tecnologia proposta da Meta.

Questi studi evidenziano non solo le potenzialità ma anche i rischi associati all’uso diffuso del riconoscimento facciale attraverso dispositivi portatili come gli occhiali intelligenti. Mentre alcuni vedono opportunità nell’utilizzo della tecnologia per miglioramenti nella sicurezza pubblica o nell’assistenza ai disabili visivi, altri avvertono che senza adeguate misure regolatorie si corre il rischio di compromettere gravemente la privacy individuale nel mondo moderno sempre più connesso.

Change privacy settings
×