Roma promuove la dieta vegetale nelle scuole: un passo verso la sostenibilità ambientale

Fabio Ciconte, presidente del Consiglio del Cibo di Roma, propone l’introduzione di menù vegetali nelle mense scolastiche per ridurre le emissioni di CO₂ e migliorare la salute dei giovani.
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Il presidente del Consiglio del Cibo di Roma, Fabio Ciconte, ha recentemente sottolineato l’importanza di introdurre una dieta più vegetale nelle mense scolastiche della Capitale. Durante gli Stati generali degli Acquisti verdi, Ciconte ha evidenziato come questa iniziativa possa avere un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di CO₂ e sul miglioramento della salute dei giovani romani.

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L’intervento di Fabio Ciconte

Fabio Ciconte è intervenuto al panel “La ristorazione scolastica che promuove la transizione ecologica e giusta dei sistemi alimentari locali in Europa”, dove ha presentato i vantaggi dell’introduzione di menù vegetali nelle scuole. Secondo il presidente, l’implementazione di due giornate al mese con pasti a base vegetale potrebbe equivalere alla rimozione dalle strade di circa 150 mila automobili all’anno in termini di emissioni. Per rendere il concetto più vicino ai cittadini romani, ha paragonato questa riduzione a quella generata dall’organizzazione di 310 tornei internazionali di tennis.

Ciconte ha spiegato che le mense scolastiche possono diventare un punto centrale per attuare politiche pubbliche efficaci riguardo alla sostenibilità ambientale. Ha enfatizzato come sia fondamentale educare i bambini a una corretta alimentazione attraverso scelte consapevoli e sane. La proposta prevede non solo l’introduzione mensile del pasto vegetale ma anche percorsi formativi per sensibilizzare gli studenti sull’importanza della riduzione del consumo di carne.

Ristorazione scolastica e salute pubblica

Il pasto consumato da circa 150 mila bambini ogni giorno rappresenta spesso l’unico momento in cui ricevono un’alimentazione equilibrata durante una giornata caratterizzata da cibi ultraprocessati. Questi ultimi sono generalmente più economici e facilmente accessibili rispetto alle opzioni salutari. Pertanto, secondo Ciconte, le mense non devono essere considerate semplicemente come un servizio accessorio ma piuttosto come presidi fondamentali per la salute pubblica.

L’iniziativa mira a trasformare le mense scolastiche in luoghi dove si possa insegnare ai giovani valori legati alla nutrizione sana ed equilibrata. Questo approccio non solo contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico ma offre anche opportunità educative cruciali per formare una nuova generazione consapevole delle proprie scelte alimentari.

Ciconte conclude affermando che se misure così semplici possono portare a risultati significativi nella lotta contro le emissioni nocive, è fondamentale rafforzarle ulteriormente nel sistema educativo romano per garantire un futuro migliore sia dal punto di vista ambientale che sociale.

Verso una transizione ecologica

L’iniziativa proposta dal Consiglio del Cibo si inserisce all’interno di uno scenario europeo sempre più attento alle questioni legate all’alimentazione sostenibile e responsabile. Le politiche locali hanno il potere non solo d’incidere sulle abitudini alimentari degli studenti ma anche d’influenzare positivamente le famiglie stesse nel loro approccio quotidiano al cibo.

La sfida consiste nel creare sinergie tra istituzioni educative, genitori e produttori locali affinché si possano sviluppare menù ricchi d’ingredienti freschi e stagionali provenienti dalla filiera corta. Questo modello potrebbe fungere da esempio virtuoso replicabile anche in altre città italiane ed europee interessate ad affrontare seriamente la questione della sostenibilità nell’alimentazione infantile.

In questo contesto è evidente quanto sia cruciale continuare su questa strada: investire nella formazione dei giovani riguardo scelte alimentari sane può avere effetti positivi duraturi sulla società intera.

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