L’interesse crescente per Bitcoin ha portato a un aumento significativo delle commissioni sulle transazioni. Questo fenomeno, legato alla congestione della rete, ha suscitato preoccupazione tra gli utenti. Le fee non sono influenzate dall’importo delle transazioni, ma dalla capacità della rete di elaborarle in un dato momento.
Fee su Bitcoin e congestione della rete
Ogni volta che si effettua una transazione in Bitcoin , è necessario pagare una commissione per registrarla sulla blockchain. Queste fee vengono destinate ai miner, i quali decidono quali transazioni includere nei blocchi da aggiungere alla catena. La blockchain di Bitcoin genera un nuovo blocco circa ogni 10 minuti; tuttavia, la dimensione limitata dei blocchi consente generalmente l’inserimento di non più di 4.000 transazioni ciascuno.
Recentemente, la situazione è cambiata drasticamente: attualmente ci sono oltre 24.000 transazioni in attesa di conferma sulla rete. Finché queste non vengono selezionate dai miner e incluse in un blocco valido, rimangono pendenti e non possono essere completate dagli utenti.
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La congestione della rete si verifica quando il numero delle richieste supera la capacità disponibile per l’elaborazione delle stesse. Fino a poco tempo fa, il livello di congestione era relativamente basso; tuttavia, ieri si è registrato un picco notevole che ha portato a una crescita esponenziale del costo delle commissioni.
Record recenti nelle transazioni quotidiane
Negli ultimi mesi del 2024, le registrazioni giornaliere sulla blockchain erano stabili sotto le 600.000 unità al giorno; addirittura a marzo erano scese sotto le 300.000 unità per alcuni giorni consecutivi. Tuttavia, ieri si è verificato il massimo storico del 2025 con quasi 630.000 nuove transazioni elaborate in sole ventiquattro ore.
Questo incremento repentino sembra essere correlato all’andamento del prezzo di BTC che ha superato brevemente i $107.000; tale situazione spinge molti investitori a trasferire i propri fondi sugli exchange per realizzare profitti immediati attraverso la vendita dei loro asset digitali.
È interessante notare che il picco nelle fee medie giornaliere non è avvenuto nella stessa giornata dell’aumento record nel numero delle operazioni ma piuttosto lunedì scorso e replicatosi venerdì successivo; questo perché spesso gli investitori istituzionali tendono ad effettuare operazioni più consistenti durante i giorni feriali rispetto ai piccoli investitori privati.
L’andamento dei costi medi e mediani delle commissioni
Nel corso del 2025 l’importo medio delle fee per ogni singola transazione aveva toccato livelli minimi intorno allo $0,74 a metà marzo ma già nella seconda metà d’aprile era salito oltre i $2,50 fino ad arrivare sopra i $3 nel corso dell’ultima settimana.
Sebbene questi dati siano utili per comprendere l’andamento generale dei costi associati alle operazioni su BTC, molti utenti preferiscono considerare la mediana piuttosto che la media poiché offre una visione più realistica riguardo alle aspettative degli investitori comuni.
Il valore mediano ha mostrato picchi minimi locali intorno allo $0,22 a metà aprile – cifra mai vista dal dicembre precedente – mentre nella seconda parte dello stesso mese aveva superato gli $1 senza ancora raggiungere nuovi massimi all’inizio maggio.
Nonostante l’aumento recente nel numero complessivo delle operazioni abbia fatto lievitare anche il costo medio associato alle stesse sulla blockchain bitcoiniana, molte volte negli ultimi giorni la mediana rimaneva sotto quota $1. Ciò implica che anche se ci sono stati aumenti significativi, gli investimenti da parte dei piccoli trader continuano ad essere accessibili se effettuati nei momenti giusti.