Rimini ospita lo spettacolo “Fiumi di parole”: un evento tra teatro e musica per la comunità

Il 27 maggio, la Comunità di San Patrignano ospiterà una performance teatrale e un concerto per promuovere la reintegrazione sociale di detenuti ed ex detenuti attraverso l’arte.
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Il 27 maggio, a partire dalle 18, la Comunità di San Patrignano a Rimini sarà il palcoscenico di un evento significativo che unisce detenuti ed ex detenuti in una performance teatrale. La Compagnia Stabile Assai di Rebibbia presenterà lo spettacolo “Fiumi di parole”, seguito da un concerto della band Terapia d’Urto. L’incontro vedrà la partecipazione del presidente dell’AiCS Bruno Molea e del responsabile della comunità Marco Tamagnini.

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Un connubio tra teatro e musica

L’evento rappresenta una fusione unica tra arte e riabilitazione sociale, con l’obiettivo di portare il carcere fuori dalle sue mura. La Comunità di San Patrignano, nota per il suo impegno nell’assistenza ai giovani con problemi legati alla tossicodipendenza, accoglierà questa iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Cultura Sport . La Compagnia Stabile Assai è composta da attori provenienti dal carcere romano di Rebibbia e ha come missione quella di utilizzare il teatro come strumento terapeutico.

La serata inizierà con la rappresentazione dello spettacolo “Fiumi di parole”, diretto da Antonio Turco, coordinatore dell’area promozione sociale dell’AiCS. Gli attori sul palco includeranno non solo i detenuti ma anche operatori sociali che collaborano nel progetto. Questo approccio mira a rompere le barriere sociali e culturali legate al mondo carcerario.

Al termine dello spettacolo, i Terapia d’Urto si esibiranno in un breve concerto musicale. Questa band è formata dagli stessi membri della compagnia teatrale ed è conosciuta per le sue canzoni originali che affrontano temi sociali rilevanti.

Ospiti illustri all’evento

Tra gli ospiti presenti ci saranno figure significative del panorama sociale italiano. In prima fila si troveranno Bruno Molea, presidente dell’AiCS; Marco Tamagnini; Giovanni Ponzelli; oltre ad altri membri della comunità locale impegnati nella lotta contro l’emarginazione sociale dei detenuti.

La presenza degli artisti noti arricchisce ulteriormente l’importanza dell’evento: Giovanni Arcuri, ex detenuto noto per il suo ruolo nel film “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani; Fabrizio Collevecchio, vice commissario della Polizia penitenziaria; Mario Donatone, figura storica del blues italiano; Roberto Turco, bassista che ha collaborato con Rino Gaetano.

Queste personalità non solo porteranno visibilità all’iniziativa ma contribuiranno anche a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alle tematiche legate alla reintegratione sociale dei detenuti attraverso l’arte.

Un evento storico per due realtà significative

L’incontro segna una tappa importante sia per la Comunità San Patrignano sia per la Compagnia Stabile Assai. Fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli, San Patrignano ha accolto oltre 26mila ragazzi in difficoltà negli ultimi quarant’anni offrendo supporto gratuito nella lotta contro la tossicodipendenza. Attualmente sono circa 800 i giovani coinvolti nei percorsi terapeutici offerti dalla comunità.

D’altro canto, la Compagnia Stabile Assai è stata istituita nel 1982 come prima esperienza italiana di teatro carcerario ed ha contribuito significativamente alla valorizzazione delle capacità artistiche delle persone recluse nelle carceri italiane. Entrambe le realtà condividono valori comuni: inclusione sociale e riabilitazione attraverso attività creative.

Questo evento non solo celebra queste due esperienze ma sottolinea anche quanto possa essere potente l’unione tra arte e impegno sociale nella costruzione di nuove opportunità per chi vive situazioni difficili.

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