Pensionato di Frosinone truffato per 50mila euro in un raggiro legato alle criptovalute

Un pensionato di Frosinone perde oltre 50mila euro in una truffa legata a investimenti in criptovalute, mentre la Procura di Lucca indaga su un presunto mediatore coinvolto.
Pensionato di Frosinone truffato per 50mila euro in un raggiro legato alle criptovalute - Socialmedialife.it

Un pensionato di 68 anni, residente a Frosinone, è caduto vittima di una truffa che lo ha portato a perdere oltre 50mila euro investiti in criptovalute. La vicenda si è sviluppata rapidamente, coinvolgendo un presunto mediatore e diverse manovre ingannevoli. Attualmente, la Procura di Lucca ha avviato indagini nei confronti di un uomo originario di Capannori, sospettato di essere il principale artefice del raggiro.

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L’inizio della truffa: l’illusione degli investimenti facili

La storia del pensionato comincia nel novembre scorso quando viene attratto da un sito web che prometteva guadagni rapidi attraverso investimenti in criptovaluta. Spinto dalla possibilità di ottenere interessi elevati senza particolari sforzi, decide di provare. Viene contattato da una segretaria che utilizza un numero telefonico del Regno Unito e gli consiglia l’apertura di un conto corrente a Malta per gestire i suoi fondi.

Inizialmente, il pensionato versa 500 euro sul nuovo conto e poco dopo riceve la chiamata da Giorgio M., il presunto mediatore. Questo individuo lo convince a scaricare un software per monitorare gli investimenti in bitcoin e lo rassicura sul fatto che i guadagni sono garantiti. Dopo pochi giorni dall’investimento iniziale, il pensionato vede accreditati sul suo conto ben 150 euro come interessi.

Questa apparente facilità nel generare profitti spinge l’uomo ad aumentare progressivamente le sue somme investite: prima altri 5mila euro e poi ulteriori cinquemila. Ogni volta controllava dal suo computer i guadagni crescenti in bitcoin e si sentiva sempre più sicuro delle sue scelte finanziarie.

Il meccanismo ingannevole dei prelievi

Con la convinzione che i suoi risparmi stessero fruttando bene, il pensionato decide finalmente di incassare parte dei suoi guadagni accumulati. Tuttavia, riceve una risposta negativa da parte dell’assistenza clienti: per sbloccare le criptovalute deve versare ulteriormente altri diecimila euro. Nonostante le insistenze su questa nuova richiesta economica, egli esegue prontamente il bonifico richiesto.

Ma non finisce qui; durante la stessa giornata viene indotto a effettuare ulteriori versamenti sotto false pretese legate alla procedura online per accedere ai fondi già depositati nel suo conto virtuale.

Arriviamo così ai primi giorni del mese successivo quando i truffatori decidono apparentemente d’inviare al pensionato come rimborso una somma pari a 9mila cinquecento euro per non destare sospetti riguardo alla loro attività fraudolenta. Rassicuratosi dal bonifico ricevuto, continua ad alimentare l’illusione degli alti rendimenti con nuovi versamenti fino ad arrivare all’ennesimo trasferimento da diecimila euro “per sbloccare gli investimenti”.

La scoperta della verità e l’intervento delle autorità

Il culmine della vicenda arriva quando altri due bonifici vengono inviati su un conto intestatario presso Banca Mediolanum riconducibile al mediatore capannorese Giorgio M.. Qui però si verifica qualcosa d’imprevisto: la banca blocca immediatamente queste transazioni poiché riconosce segnali sospetti legati all’operazione finanziaria.

Gli impiegati dell’istituto bancario informano quindi il cliente sulla natura fraudolenta della situazione nella quale era stato coinvolto involontariamente fino a quel momento. È proprio grazie all’intervento tempestivo degli operatori bancari se il pensionato riesce finalmente ad avere chiara visione sull’accaduto ed è costretto a presentarsi presso le autorità competenti per denunciare quanto subito.

La Procura avvia così ufficialmente le indagini contro Giorgio M., attualmente sotto osservazione insieme ad altre persone ancora non identificate ma presumibilmente coinvolte nella rete criminale ideata attorno agli investimenti fittizi nelle criptovalute.

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