Residenti di via dei Coronari in protesta contro il rumore: esposti e denunce per disturbo

I residenti di via dei Coronari a Roma denunciano disturbi notturni e minacce da parte dei frequentatori di un bistrò karaoke, avviando azioni legali per tutelare la loro qualità della vita.
Residenti di via dei Coronari in protesta contro il rumore: esposti e denunce per disturbo - Socialmedialife.it

I residenti di via dei Coronari a Roma si trovano in una situazione di crescente disagio a causa del rumore provocato da un locale che offre karaoke fino all’alba. La situazione ha portato i membri del comitato Ponte-Parione a presentare esposti e denunce, evidenziando come la vita quotidiana sia diventata insostenibile. Le lamentele riguardano non solo il volume della musica, ma anche minacce ricevute dai frequentatori del bistrò.

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Una battaglia contro il rumore

La tensione è palpabile in via dei Coronari, dove i residenti lamentano un aumento significativo del rumore notturno dall’apertura di un bistrò cinque anni fa. Questo locale è diventato un punto d’incontro per chi cerca divertimento lontano dalla movida trasteverina, trasformando una strada storica nota per antiquari e artigiani in un luogo affollato da nottambuli. I lavori recenti nella vicina piazza di San Salvatore in Lauro hanno ulteriormente intensificato la situazione, creando una nuova attrazione per i giovani nei fine settimana.

In risposta al disturbo acustico, alcuni residenti hanno iniziato ad utilizzare le sirene degli allarmi antifurto nel tentativo di riportare la quiete nelle loro abitazioni. Tuttavia, questa strategia ha avuto scarso successo; quando le forze dell’ordine intervengono su segnalazione delle lamentele, la calma torna temporaneamente ma riprende subito dopo la loro partenza. Alcuni abitanti riferiscono che spesso le pattuglie sono occupate con altre emergenze nel I Municipio e non possono rispondere prontamente alle chiamate.

Denunce e minacce ai residenti

Il comitato Ponte-Parione ha intrapreso azioni legali presentando più esposti alle autorità competenti: due denunce sono state formalizzate per disturbo alla quiete pubblica con richiesta di risarcimento danni. Una residente anonima racconta che quando arrivano i vigili del fuoco o gli agenti della polizia municipale si riesce a ottenere qualche momento di tranquillità; tuttavia, questo stato dura poco poiché appena se ne vanno gli schiamazzi ricominciano.

Le proteste non sembrano avere effetto sui frequentatori del bistrò; anzi, ci sono stati casi preoccupanti come quello raccontato da una donna che ha ricevuto minacce dirette dai clienti del locale. Un’altra residente descrive situazioni inquietanti come quella vissuta da una signora che si è trovata faccia a faccia con un uomo visibilmente alterato davanti al proprio portone.

Queste esperienze hanno spinto alcuni abitanti a lasciare l’area cercando zone più tranquille dove poter vivere senza paura o stress costante legati al rumore notturno e alla presenza invadente dei frequentatori.

Rischio desertificazione culturale

La trasformazione della zona sta avvenendo sotto gli occhi preoccupati degli storici locali e degli operatori commerciali tradizionali. Anna Maria Quattrini, ex presidente dell’Associazione degli antiquari di via dei Coronari per oltre 25 anni, conferma quanto sia difficile vivere nella zona attuale: “Ormai è diventata impossibile”, afferma, sottolineando episodi violenti recenti tra cui risse avvenute durante le ore serali.

Il problema va oltre il semplice disturbo acustico; c’è anche il rischio concreto che questa parte storica della città possa subire una desertificazione commerciale dovuta alla prevalenza delle attività dedicate ai turisti piuttosto che ai residenti locali. Negli ultimi vent’anni molte botteghe storiche hanno chiuso lasciando spazio ad esercizi commerciali meno rappresentativi della tradizione romana.

Giovedì prossimo si svolgerà a Roma un incontro organizzato dal Coordinamento nazionale no degrado e malamovida con partecipazione attiva delle realtà civiche italiane impegnate nella salvaguardia delle comunità urbane. Viviana Di Capua dell’Associazione abitanti centro storico interverrà sull’importanza dello studio dell’impatto ambientale generato dai locali aperti senza adeguata valutazione preventiva sul territorio circostante proponendo alternative culturali valide per i giovani come cinema o musei aperti anche nelle ore serali.

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