Il 30 maggio 2025, Roma ospiterà una prova generale aperta al pubblico per un’innovativa esperienza teatrale che promette di coinvolgere i sensi in modi inediti. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Museum e dalla Fondazione Claudio Ciai, si inserisce nel progetto “Teatro al Buio” e offre uno sguardo unico sull’opera di Dante Alighieri. La rappresentazione intitolata “Amor ch’a null’amato vivrà” si svolgerà presso il Teatro dei Documenti e sarà seguita da ulteriori spettacoli a Rocca Priora e al MAXXI.
Dettagli della rappresentazione
La prima occasione per assistere a questa particolare messa in scena sarà la prova generale del 30 maggio alle ore 18 presso il Teatro dei Documenti, situato in Via Nicola Zabaglia 42. Questo evento segna l’inizio di un percorso che porterà lo spettatore a immergersi nell’universo dantesco attraverso una forma d’arte che esclude la vista. Il giorno successivo, il 31 maggio, sono previste due repliche presso il Museo Robazza di Rocca Priora alle ore 14:00 e alle ore 16:00.
L’esperienza continua con altre due rappresentazioni programmate per il 7 giugno presso il MAXXI alle ore 15:00 e alle ore 16:30. Infine, ci saranno ulteriori repliche l’8 giugno nella stessa sede agli stessi orari. Ogni spettacolo avrà un numero limitato di posti disponibili; solo trenta spettatori potranno partecipare gratuitamente previa prenotazione obbligatoria via email all’indirizzo assmuseum@gmail.com.
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Un viaggio sensoriale nell’opera di Dante
L’Associazione Museum descrive questa iniziativa come un’opportunità unica per vivere le terzine dantesche senza la mediazione della vista. La scelta del “Teatro al Buio” permette agli spettatori di liberare la propria immaginazione riguardo ai personaggi e agli ambienti descritti da Dante nel suo capolavoro “La Divina Commedia”. Gli attori coinvolti nella produzione includono sia professionisti con disabilità visiva sia artisti senza disabilità, tutti pronti ad accompagnare gli spettatori in questo viaggio multisensoriale.
Questa modalità performativa è pensata per stimolare fortemente i sensi attraverso suoni evocativi ed elementi tattili che possono suscitare emozioni profonde come turbamento o commozione. Ogni attore diventa una sorta di Virgilio moderno, guidando gli spettatori attraverso le complessità dell’opera dantesca mentre li protegge dalle insidie dell’ignoto.
Riflessioni sul progetto
Il progetto “Teatro al Buio” non è solo un esperimento artistico ma anche una riflessione sulla fruizione culturale inclusiva. Sin dal suo avvio nel contesto romano, ha cercato di abbattere le barriere tra diverse abilità visive offrendo esperienze accessibili a tutti. La scelta dell’universo dantesco come tema centrale non è casuale; dal XIV secolo ad oggi l’opera ha continuato ad ispirare generazioni intere grazie alla sua ricchezza simbolica ed emotiva.
In questo contesto culturale così ricco e stratificato si colloca quindi anche questa nuova proposta teatrale che mira non solo a intrattenere ma anche a educare su temi universali quali amore, perdita e redenzione presenti nell’opera dantesca.
Con queste premesse si prospetta dunque un evento significativo non soltanto sul piano artistico ma anche sociale; un’occasione imperdibile per chi desidera esplorare nuove forme espressive legate alla tradizione letteraria italiana.