Una delle tempeste geomagnetiche più prolungate del ciclo solare attuale è in corso. Iniziata il primo giugno, l’evento è stato causato da un’espulsione di massa coronale che ha raggiunto la Terra, dando vita a una tempesta di intensa gravità, classificata come G4. Gli esperti monitorano attentamente l’evoluzione della situazione.
Dettagli sulla tempesta di classe G3
Nei giorni successivi all’inizio dell’evento, l’intensità della tempesta ha mostrato fluttuazioni. Dopo una breve pausa tra l’1 e il 2 giugno, il Centro di Previsione Meteorologica Spaziale dell’agenzia americana NOAA ha previsto per oggi una forte tempesta di classe G3. Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste, ha dichiarato all’ANSA che la perturbazione è ancora in atto e non ricorda un’altra simile per durata. La difficoltà nel fare previsioni accurate deriva dalla complessità dei fattori coinvolti nell’attività solare.
L’intensità della tempesta potrebbe continuare a influenzare le condizioni atmosferiche nei prossimi giorni. Gli scienziati avvertono che gli strascichi potrebbero manifestarsi anche dopo il picco attuale dell’attività geomagnetica. Questo evento mette in evidenza come le interazioni tra diversi fenomeni solari possano generare effetti significativi sulla Terra.
Leggi anche:
Caratteristiche peculiari dell’attuale evento solare
La particolare lunghezza della tempesta non è l’unico aspetto degno di nota; secondo Messerotti, si tratta anche di un fenomeno unico perché alla CME si sono sommati gli effetti del vento solare proveniente da due buchi coronali situati nell’emisfero nord e sud del Sole. Questi buchi coronali sono zone nella corona solare dove il campo magnetico permette la fuoriuscita accelerata delle particelle cariche.
La combinazione degli effetti generati dalla CME e dal vento solare ha creato una condizione cumulativa che amplifica ulteriormente l’impatto delle perturbazioni geomagnetiche sulla Terra. Questa sinergia tra diversi eventi può portare a conseguenze significative per i sistemi tecnologici terrestri e per i fenomeni atmosferici visibili come le aurore boreali.
Impatti sulle telecomunicazioni e sull’ambiente terrestre
Le attività geomagnetiche possono avere ripercussioni dirette sulle comunicazioni satellitari e sui sistemi GPS; pertanto gli esperti raccomandano cautela nelle operazioni che dipendono da queste tecnologie durante periodi intensi come quello attuale. Inoltre, ci sono segnalazioni riguardanti possibili disagi nelle telecomunicazioni fino al 23 luglio a causa degli strascichi della tempestosa attività solare.
Il vento solare aveva già provocato un primo picco significativo nella notte tra il 28 e il 29 maggio scorso con un’intensità classificata come G3; questo episodio era seguito da una diminuzione prima che la situazione tornasse ad intensificarsi fino alla classe G2 prima dell’alba del 30 maggio.
Attualmente si osserva quindi un livello moderato d’attività solare generale ma con eventi secondari capaci d’influenzarne notevolmente i risultati finali sul nostro pianeta.