Meta sta considerando un investimento significativo, superiore ai 10 miliardi di dollari, nella startup Scale AI. Secondo fonti come Bloomberg e Reuters, la valutazione della società oscilla tra i 14 e i 25 miliardi di dollari. Questo passo strategico mira a rafforzare il ruolo di Meta nella gestione dei dati, elemento cruciale per lo sviluppo di modelli linguistici avanzati.
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Cosa fa Scale AI
Scale AI non è direttamente coinvolta nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma gioca un ruolo fondamentale nel fornire dati essenziali ad aziende leader del settore come OpenAI, Microsoft e Meta stessa. La startup si occupa della pulizia, etichettatura e classificazione dei dati provenienti da testi, immagini, video e conversazioni. Queste operazioni sono gestite da migliaia di lavoratori freelance situati principalmente nei paesi del Sud globale.
La qualità dei dati è vitale per l’addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale; pertanto, Scale AI si concentra su processi che garantiscono l’accuratezza e la rilevanza delle informazioni fornite ai suoi clienti. L’azienda ha sviluppato una rete operativa che le consente di gestire grandi volumi di richieste in modo efficiente.
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Inoltre, Scale AI ha implementato sistemi avanzati per monitorare le prestazioni dei lavoratori freelance coinvolti nelle attività quotidiane. Tuttavia, ci sono state segnalazioni riguardanti condizioni lavorative difficili: alcuni collaboratori hanno lamentato mancanza di supporto adeguato durante l’esecuzione delle loro mansioni.
Perché Meta ha scelto questa partnership
Meta non dispone attualmente né dell’infrastruttura cloud commerciale necessaria né distribuisce crediti a terzi; quindi la collaborazione con Scale AI rappresenta una mossa strategica che richiede investimenti reali. Questo finanziamento sarebbe il più grande mai effettuato dall’azienda californiana verso un asset esterno ed è mirato a colmare lacune significative nella sua capacità operativa.
L’investimento consentirebbe a Meta non solo di migliorare la propria catena dell’approvvigionamento dati ma anche sostenere progetti ambiziosi come “Defense Llama”, una versione adattata del modello LLaMA 3 destinata ad applicazioni militari e governative.
Focus su “Defense Llama”
“Defense Llama” rappresenta uno sviluppo chiave nel panorama delle tecnologie militari ed è progettata specificamente per soddisfare le esigenze del settore della difesa. Questa versione del modello linguistico è stata calibrata utilizzando documenti ufficiali del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti , diritto internazionale umanitario e dottrine militari consolidate.
Il progetto vede anche la collaborazione con Anduril Industries, suscitando dibattiti sull’orientamento difensivo dell’intelligenza artificiale sviluppata da Meta. Le implicazioni etiche legate all’utilizzo dell’IA in contesti militari stanno attirando attenzione crescente sia nel pubblico che tra gli esperti del settore tecnologico.
Investimenti infrastrutturali massicci
Meta prevede spese enormi nell’ambito delle infrastrutture dedicate all’intelligenza artificiale: si stima un budget compreso tra i 65 e i 68 miliardi di dollari entro il 2025. Questi fondi saranno destinati alla costruzione o all’ampliamento dei data center equipaggiati con chip Nvidia altamente performanti insieme a una rete estesa dedicata alle GPU .
Un accordo recente siglato dalla compagnia prevede anche l’acquisto pluriennale d’energia nucleare pulita destinata ai propri data center dedicati all’intelligenza artificiale; questo approccio sottolinea l’impegno verso pratiche energetiche sostenibili mentre si cerca al contempo efficienza operativa nelle proprie strutture tecnologiche.
Strategia al confine tra business e difesa
Andrew Bosworth, Chief Technology Officer presso Meta, ha recentemente dichiarato l’importanza della sinergia tra Silicon Valley e industria della difesa americana attraverso innovazione “dual-use”. La società sta già aprendo accesso ai suoi modelli linguistici LLaMA ad appaltatori governativi americani; ciò evidenzia ulteriormente il crescente intreccio fra tecnologia commerciale ed esigenze legate alla sicurezza nazionale.
Questa direzione strategica pone interrogativi sul futuro rapporto fra aziende tech private ed enti pubblici impegnati nella sicurezza nazionale: mentre cresce la domanda d’integrazione tecnologica nelle reti difensive statunitensi emerge chiaramente quanto sia cruciale mantenere trasparenza sui progetti avviati in tale ambito.
Rischi associati alle pratiche lavorative
Nonostante gli sforzi profusi da Scale AI nel fornire servizi essenziali al mercato dell’intelligenza artificiale, ci sono crescenti preoccupazioni riguardo alle condizioni lavorative imposte ai freelance coinvolti nei processi produttivi aziendali negli Stati Uniti. Sono emerse denunce civili contro l’azienda relative all’utilizzo improprio dei collaboratori autonomi: queste includono accuse riguardanti sorveglianza aggressiva sulle performance lavorative oltre a pagamenti irregolari talvolta inferiori persino al centesimo per micro-task completati dai tasker stessi.
Molti operatori lamentano inoltre esposizione continua a contenuti traumatici senza ricevere supporto psicologico adeguato durante lo svolgimento delle loro mansioni quotidiane; Scale AI sostiene comunque d’essere impegnata nell’assicurare standard elevatissimi rispetto agli obblighi contrattuali assunti con ciascun collaboratore freelance, pur riconoscendo esistere ancora ampie distanze fra innovazione tecnologica proposta dal mercato stesso rispetto alle realtà vissute dai singoli individui coinvolti nei processualità operative quotidiane.