Teatro e inclusione: “I prossimi” in scena alla Casa Circondariale di Lecce

Il 27 giugno, la Casa Circondariale di Lecce ospiterà “I Prossimi”, spettacolo finale della rassegna “DENTRO, IL TEATRO”, che unisce detenuti e pubblico attraverso il potere del teatro.
Teatro e inclusione: "I prossimi" in scena alla Casa Circondariale di Lecce - Socialmedialife.it

Venerdì 27 giugno, alle ore 16, la Casa Circondariale di Lecce ospiterà lo spettacolo “I Prossimi. E l’ultimo non chiuda la porta“, un evento che conclude la terza edizione della rassegna DENTRO, IL TEATRO. Promossa dall’AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore, questa edizione ha visto per la prima volta l’apertura al pubblico esterno, creando un ponte tra il mondo carcerario e quello esterno attraverso il potere del teatro.

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Un’opera corale dal forte impatto emotivo

I Prossimi” è un’opera corale ideata da Lorenzo Paladini, Miriana Moschetti, Benedetta Pati e Carmen Ines Tarantino. Interpretata dalla Compagnia Papillon Teatro, composta da detenuti del carcere di Lecce, lo spettacolo rappresenta il culmine di un laboratorio teatrale biennale. Questo percorso artistico ha permesso ai partecipanti di esplorare le proprie storie personali e il loro immaginario collettivo.

Liberamente ispirato a “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, lo spettacolo affronta il tema dell’attesa in modo surreale e simbolico. Un treno che non si sa quando o se arriverà diventa metafora delle speranze e delle paure dei protagonisti. L’attesa diventa così una dimensione esistenziale che oscilla tra passato e futuro.

Attraverso un lavoro collettivo basato sulla scrittura e sull’improvvisazione, gli attori-detenuti riescono a costruire una narrazione poetica capace di parlare a tutti: sia a chi vive all’interno del carcere sia a chi assiste dall’esterno. Questo invito alla riflessione su cosa significhi realmente “aspettare” si traduce anche nella domanda su chi siano i prossimi nel contesto sociale attuale.

La Compagnia Papillon Teatro: una realtà in crescita

La Compagnia Papillon Teatro è nata all’interno della Casa Circondariale di Lecce con l’intento di dare voce ai detenuti attraverso l’arte drammatica. Il gruppo ha debuttato nel 2023 con uno spettacolo intitolato “La Regina resta“, presentato presso il Chiostro dei Teatini di Lecce e successivamente al festival nazionale “Destini Incrociati” dedicato al teatro nei luoghi detentivi.

Questo esordio rappresenta un passo significativo verso la produzione artistica autonoma da parte della compagnia stessa. Franco Ungaro, direttore dell’AMA, sottolinea come questo progetto sia frutto di due anni intensi caratterizzati da ascolto reciproco ed empatia tra i partecipanti. Il teatro emerge così come strumento fondamentale per raccontare le complessità umane anche nei contesti più sfidanti.

Riflessioni sul benessere relazionale

Maria Teresa Susca, direttrice della Casa Circondariale Borgo San Nicola, evidenzia l’importanza della partecipazione attiva dei detenuti in progetti come questo per migliorare il benessere personale e relazionale degli individui coinvolti. L’apertura al pubblico esterno segna inoltre una tappa cruciale verso una comunità più inclusiva dove ogni persona possa essere riconosciuta nella sua dignità.

Concludendo questa rassegna che ha messo al centro temi quali umanità e riscatto sociale attraverso storie toccanti accompagnate dalla musica ed eventi riflessivi, DENTRO IL TEATRO continua ad affermarsi come appuntamento unico capace d’unire arte ed educazione oltre le mura carcerarie.

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