Giornata della ricerca a Siena: presentati progetti innovativi e opportunità per il futuro

La Giornata della Ricerca di Ateneo a Siena ha messo in evidenza l’importanza della ricerca interdisciplinare e dei progetti “New Frontiers” e “F-Interdx” per lo sviluppo sociale ed economico.
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La Giornata della Ricerca di Ateneo si è svolta a Siena, portando in primo piano l’importanza della ricerca non solo all’interno dell’Università, ma anche nel contesto dello sviluppo imprenditoriale. Durante l’evento sono stati presentati vari programmi attivi, con particolare attenzione ai progetti legati ai bandi “New Frontiers” e “F-Interdx”. Questi programmi mirano a stimolare ricerche innovative e interdisciplinari che possano avere un impatto significativo sulla società.

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I progetti ‘New Frontiers’ e ‘F-Interdx’

Il rettore Roberto Di Pietra ha illustrato i dettagli dei progetti “New Frontiers”, sottolineando come questi siano orientati verso tematiche di frontiera. L’obiettivo è quello di promuovere ricerche ad alto rischio che possano generare risultati importanti. Di Pietra ha evidenziato la varietà delle aree disciplinari coinvolte, dimostrando così la ricchezza del panorama scientifico dell’Ateneo senese.

In aggiunta, il bando “F-Interdx” si concentra sul finanziamento di ricerche fortemente interdisciplinari. Questo approccio mira a favorire collaborazioni tra diversi ambiti del sapere, creando sinergie che possono portare a scoperte significative. Il rettore ha affermato che le ricerche condotte dall’università non solo hanno valore accademico ma possono anche essere trasferibili al mondo produttivo, contribuendo così al progresso sociale ed economico.

Durante la giornata è stato allestito un percorso espositivo presso il rettorato con postazioni video dedicate agli ambiti di ricerca dei vari dipartimenti dell’Università di Siena. Questa iniziativa ha permesso ai partecipanti di esplorare visivamente i diversi settori in cui l’ateneo è attivamente impegnato.

Keynote speech: esperti condividono le loro esperienze

L’evento ha visto anche due keynote speech significativi da parte di esperti riconosciuti nel loro campo. La professoressa dell’Università di Bologna ha tenuto una conferenza dal titolo “Dove osano le aquile: Le frontiere della humanities computer science”, affrontando temi cruciali relativi all’intersezione tra umanistica e informatica.

Dario Neri, professore presso l’ETH Zurigo e CEO di Philogen, ha parlato invece dell’innovazione nel settore biotecnologico farmaceutico attraverso un resoconto personale delle sue esperienze professionali. Entrambi gli interventi hanno offerto spunti interessanti su come la ricerca possa evolversi per rispondere alle sfide contemporanee.

Michelangelo Vasta, delegato alla ricerca dell’università senese, si è concentrato sull’attuale situazione delle risorse destinate alla ricerca accademica in Italia. Ha evidenziato come storicamente le università abbiano rappresentato motori per la crescita economica già dal Medioevo; tuttavia oggi c’è una preoccupazione crescente riguardo alla mancanza d’incremento nelle risorse disponibili negli ultimi anni se non grazie al Piano Nazionale Ripresa Resilienza .

Sostenibilità futura delle risorse universitarie

Vasta ha fornito dati concreti riguardanti le finanze universitarie italiane nel contesto attuale; nonostante gli sforzi recenti per aumentare i fondi destinati alle università tramite il PNRR, avverte che queste risorse potrebbero esaurirsi nei prossimi anni senza ulteriori investimenti strategici da parte del governo o altre istituzioni europee.

Il delegato alla ricerca invita quindi ad esplorare nuove fonti finanziarie disponibili in Europa per garantire continuità nella crescita delle attività accademiche e nella qualità della formazione offerta agli studenti. La sua analisi mette in luce l’importanza cruciale degli investimenti nella formazione superiore come leva fondamentale per lo sviluppo economico sostenibile del paese nei prossimi anni.

La Giornata della Ricerca si conferma quindi un appuntamento importante non solo per valorizzare i risultati ottenuti dai ricercatori ma anche per riflettere sulle sfide future da affrontare insieme al mondo produttivo.

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