Domenica prossima, Pievepelago, un comune situato nell’estremo lembo modenese dell’Appennino, ospiterà la storica Infiorata del Corpus Domini. Questo evento affonda le radici nel 1927 e rappresenta una delle tradizioni più sentite della zona. Con 25 tappeti di petali multicolore che ricopriranno l’antica via Tamburù e la vicina piazza Ricci, l’atmosfera sarà arricchita dalla solenne processione che avrà luogo alle ore 12. Anche il vicino comune di Fiumalbo parteciperà all’iniziativa con una propria Infiorata, permettendo ai visitatori di apprezzare entrambe le celebrazioni.
L’importanza della tradizione
L’Infiorata del Corpus Domini è un momento significativo per la comunità locale e per i turisti che si recano in Appennino. Questa manifestazione non è solo un’espressione artistica ma anche una celebrazione religiosa profonda. I tappeti floreali vengono realizzati con grande cura dai residenti e dai volontari, i quali dedicano tempo ed energia alla creazione di opere d’arte effimere che abbelliranno le strade del paese.
Quest’anno il tema centrale sarà il Giubileo ‘Pellegrini della speranza’, accompagnato da un omaggio a Papa Francesco. La scelta dei temi riflette l’attualità e le sfide globali, come richieste di pace nei conflitti mondiali attuali. Non mancheranno riferimenti ad altre figure religiose importanti come Papa Leone, rendendo così l’Infiorata non solo una manifestazione estetica ma anche uno spazio di riflessione collettiva.
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Preparativi intensi per la festa
I preparativi per l’Infiorata iniziano giorni prima dell’evento vero e proprio. Quest’anno sono previsti oltre 25mila garofani provenienti dai mercati toscani per garantire una varietà cromatica straordinaria nei tappeti floreali. Il processo di “taglio dei garofani”, durante il quale i fiori vengono sminuzzati in piccole parti utili alla creazione dei tappeti, avviene tra venerdì e sabato nelle piazze pubbliche dove i turisti possono osservare gli artisti al lavoro.
Il sabato pomeriggio segna l’inizio dell’allestimento lungo via Tamburù; qui gli infioratori iniziano a lavorare instancabilmente sotto le luci delle lampade notturne fino all’alba successiva. Ogni partecipante ha compiti specifici: alcuni si occupano della disposizione dei petali secondo schemi prestabiliti mentre altri si dedicano ai dettagli ornamentali che uniranno i vari tappeti in un unico manto fiorito lungo circa 200 metri.
Un’opportunità unica per visitatori
La vicinanza tra Pievepelago e Fiumalbo offre ai visitatori la possibilità di vivere due esperienze diverse nello stesso giorno senza difficoltà logistiche significative. Entrambe le località manterranno intatti i loro splendidi tappeti fino a sera inoltrata; questo permette agli appassionati d’arte floreale o semplicemente ai curiosi di godere dello spettacolo anche dopo la processione religiosa.
L’Infiorata rappresenta quindi non solo un momento religioso ma anche culturale ed artistico importante nella vita delle comunità locali; è occasione ideale per immergersi nella bellezza naturale dell’Appennino modenese mentre ci si lascia trasportare dalla creatività degli infioratori locali impegnati nella realizzazione delle loro opere d’arte temporanee.