Addio a Virginio Poli, protagonista del teatro amatoriale di San Giuliano

Virginio Poli, talentuoso attore e regista di San Giuliano, è scomparso a 78 anni, lasciando un’impronta indelebile nel teatro amatoriale e nella comunità locale con il suo impegno sociale.
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Virginio Poli, attore e regista di grande talento, è scomparso all’età di 78 anni. La sua carriera si è sviluppata principalmente nel teatro amatoriale di San Giuliano, dove ha lasciato un’impronta indelebile grazie alla sua passione per la recitazione e alla creazione di spettacoli che hanno intrattenuto generazioni. Conosciuto per il suo entusiasmo contagioso e la capacità di coinvolgere il pubblico, Poli ha contribuito a rendere vivace la scena culturale locale.

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Gli inizi nel teatro: dalla compagnia “Semper giuvin” a “Semperimpé

Virginio Poli ha iniziato la sua avventura teatrale come attore nella compagnia “Semper giuvin“. Qui ha affinato le sue abilità artistiche e ha scoperto una vera vocazione per il palcoscenico. Non contento dei soli ruoli interpretativi, nel tempo fondò il gruppo “Semperimpé“, dando vita a numerosi spettacoli che hanno spaziato tra commedie dialettali e opere più elaborate. Tra i titoli più noti delle sue rappresentazioni ci sono “Me tuca anca pagà i tass“, “Arriva lo zio di Dallas” e “La me tusa la spusa un teròn“. Queste opere non solo divertivano gli spettatori ma spesso avevano anche uno scopo benefico, sostenendo diverse iniziative solidali promosse da associazioni locali.

La scelta delle commedie dialettali era una strategia vincente: queste opere rispecchiavano le tradizioni locali ed erano in grado di far ridere con battute pungenti e situazioni comiche facilmente riconoscibili dal pubblico milanese. Le rappresentazioni si svolgevano nei teatri del Sud Milano, attirando sempre un buon numero di spettatori desiderosi di trascorrere una serata all’insegna dell’allegria.

Un uomo dalle mille sfaccettature: vita personale e professionale

Nato nel 1947 a Castelvisconti in provincia di Cremona, Virginio Poli si trasferì con la famiglia a San Giuliano nel 1960. Qui crebbe professionalmente lavorando in vari settori senza mai abbandonare gli studi; conseguì infatti il diploma come perito elettronico. Parallelamente al lavoro nella vendita di attrezzature grafiche coltivava anche l’amore per il teatro che lo accompagnò lungo tutta la vita.

Oltre alla recitazione, Poli nutriva anche una passione per la scrittura. Insieme alla compagna Maria Assunta Piras pubblicò un libro autobiografico intitolato “Percorsi d’amore. I destini incrociati di Virginio e Maria”, presentato al pubblico san giulianese nel 2018. Questo volume racconta non solo della sua carriera artistica ma anche della profonda relazione con Maria Assunta.

Un’eredità culturale significativa

Il contributo artistico ed umano fornito da Virginio Poli è stato riconosciuto ufficialmente dal Comune che lo premiò con una benemerenza civica l’anno scorso. Il sindaco Marco Segala ricorda l’attore come una persona sempre pronta ad aiutare chi aveva bisogno: “Era sempre in prima linea per fare del bene con umanità e discrezione.” Questa frase riassume perfettamente non solo l’impegno sociale dell’artista ma anche l’affetto che molti nutrono nei suoi confronti.

Poli lascia dietro sé un vuoto difficile da colmare nella comunità teatrale locale; tuttavia le sue opere continueranno ad essere ricordate dai tanti appassionati del genere che hanno avuto modo di assistere ai suoi spettacoli negli anni passati. La sua eredità vive attraverso ogni risata suscitata sul palco e ogni gesto solidale compiuto nella vita quotidiana.