Caivano: la Corte d’Appello di Napoli concede i domiciliari a Ciro Gallo, figura chiave della camorra

L’inchiesta sul clan Gallo-Angelino di Caivano ha portato all’arresto di venti persone, mentre Ciro Gallo ottiene i domiciliari, cambiando gli equilibri della criminalità nell’hinterland napoletano.
Caivano: la Corte d’Appello di Napoli concede i domiciliari a Ciro Gallo, figura chiave della camorra - Socialmedialife.it

L’inchiesta sul gruppo Gallo-Angelino di Caivano ha subito una svolta significativa con la recente decisione della Corte d’Appello di Napoli. Durante l’emergenza Covid-19, il clan era emerso per aver fornito aiuto alle famiglie in difficoltà, organizzando anche la consegna delle spese. Questo aspetto inquietante è stato rivelato dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, che hanno portato all’arresto di venti persone accusate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di associazione mafiosa.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

L’inchiesta e gli arresti

L’inchiesta sul gruppo Gallo-Angelino risale al periodo della pandemia da Covid-19 e ha messo in luce un sistema criminale ben radicato nel territorio. I carabinieri hanno scoperto che il clan non solo si occupava delle estorsioni ma aveva anche attuato una forma insidiosa di assistenzialismo per guadagnare consenso tra le famiglie bisognose. Le indagini hanno portato all’arresto di venti individui accusati non solo di associazione mafiosa ma anche dei reati legati a estorsioni consumate e tentate.

Durante il blitz sono stati rinvenuti impianti video sorveglianza occultati nelle mura degli edifici utilizzati dal clan e armi da fuoco pronte all’uso, tra cui kalashnikov e pistole sepolte nel terreno circostante. Questi elementi hanno confermato l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata che operava con metodi violenti per mantenere il controllo sulla zona.

La decisione della Corte d’Appello

La recente decisione della Corte d’Appello ha visto Ciro Gallo, fratello del noto boss Massimo Gallo, ottenere i domiciliari dopo una riduzione della pena da sei anni e quattro mesi a tre anni e cinque mesi. In primo grado era stato condannato per vari reati legati alla sua attività criminale; tuttavia, in appello è stata accolta l’argomentazione del suo avvocato Rocco Maria Spina riguardo alla mancanza dell’associazione camorristica.

Questa attenuazione della misura cautelare potrebbe avere ripercussioni significative sugli equilibri tra le cosche dell’hinterland napoletano. Con Ciro Gallo ora agli arresti domiciliari, si apre un nuovo capitolo nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

Implicazioni future per il clan

La concessione dei domiciliari a Ciro Gallo potrebbe alterare gli assetti interni al gruppo Gallo-Angelino così come le dinamiche con altri gruppi malavitosi presenti nell’area. La sua posizione strategica all’interno del clan potrebbe influenzare le operazioni future o persino favorire nuove alleanze o conflitti con altre fazioni locali.

In questo contesto complesso, gli sviluppi futuri saranno monitorati attentamente dalle forze dell’ordine e dagli esperti del settore che seguono da vicino l’evoluzione delle attività mafiose nel napoletano. La situazione rimane tesa mentre ci si interroga su quali saranno i prossimi passi sia per Ciro Gallo sia per l’intera organizzazione criminale coinvolta nell’inchiesta.