Il recente matrimonio tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez, celebrato a Venezia, ha catturato l’attenzione dei media e del pubblico, definito da molti come il “matrimonio del secolo”. Mentre si attende un bilancio finale sui festeggiamenti che hanno visto la partecipazione di numerosi VIP e un impatto significativo sulla laguna veneta, emerge una domanda interessante: quali sono gli effetti del matrimonio sulla salute degli sposi?
Gli effetti positivi del matrimonio sulla salute
Numerosi studi indicano che le persone sposate tendono a godere di una migliore salute fisica e mentale rispetto a chi è single o divorziato. Secondo i medici esperti di Dottoremaeveroche.it, portale della Federazione nazionale degli ordini dei medici contro le fake news, promettersi fedeltà in una cerimonia ufficiale può avere effetti benefici sul benessere generale. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti traggono gli stessi vantaggi; fattori come età, sesso e qualità della relazione giocano un ruolo cruciale. Un matrimonio infelice può addirittura rappresentare un rischio per la salute.
Le ricerche mostrano che le persone sposate tendono ad adottare stili di vita più salutari. In particolare, chi vive in coppia ha meno probabilità di fumare o abusuare dell’alcol rispetto ai non sposati. Inoltre, i coniugati hanno tassi di mortalità inferiori rispetto ai single. Questi dati suggeriscono che il supporto sociale ed economico derivante dalla vita matrimoniale possa incoraggiare comportamenti più salutari.
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Statistiche sui matrimoni in Italia
L’Italia continua ad essere una meta ambita per le nozze delle celebrità. Secondo l’Istat, nel 2023 sono stati celebrati 184.207 matrimoni nel paese; questo segna una diminuzione del 2,6% rispetto all’anno precedente. I matrimoni religiosi hanno registrato un calo significativo dell’8,2%, evidenziando una tendenza già in atto da tempo verso celebrazioni civili.
Tra queste nozze ci sono state anche 29.732 celebrazioni con almeno uno sposo straniero , dato stabile rispetto al 2022. Le proiezioni per i primi otto mesi del 2024 indicano ulteriormente una diminuzione dei matrimoni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; ciò suggerisce che molte coppie riflettono attentamente prima di prendere questa decisione importante.
La relazione tra matrimonio e salute mentale
Un aspetto rilevante riguarda la connessione tra stato civile e benessere psicologico: secondo uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour, le persone non sposate presentano maggiori rischi di sviluppare sintomi depressivi confrontandoli con quelli coniugati. Anche coloro che hanno subito un divorzio o sono vedovi tendono a mostrare livelli superiori di depressione.
Tuttavia i medici avvertono sull’importanza della qualità della relazione matrimoniale: mentre un’unione positiva può proteggere la salute mentale individuale attraverso stabilità emotiva e supporto reciproco, relazioni conflittuali possono generare ansia ed altri disagi psicologici significativi.
Chi trae maggior beneficio dal matrimonio?
Le ricerche evidenziano anche differenze nei benefici legati al genere: gli uomini sembrano trarre vantaggi più marcati dal matrimonio in termini di condizioni generali di salute e tassi ridotti di mortalità rispetto ai loro coetanei single. Questo implica che l’assenza di legami matrimoniali possa avere conseguenze più gravi per la loro salute fisica.
Per quanto riguarda le donne invece il miglioramento nella qualità della vita dipende fortemente dalla soddisfazione nella relazione stessa; studi longitudinali dimostrano infatti come mogli felici presentino minori fattori rischio cardiovascolare comparate alle donne single o quelle coinvolte in matrimoni infelici.
Impatti negativi delle relazioni conflittuali
Al contrario delle situazioni positive descritte precedentemente, un rapporto difficile può portare stress maggiore persino rispetto alla condizione da single. Tensioni croniche all’interno della coppia possono causare dannose ripercussioni sia fisiche sia mentali. In tali circostanze si registra spesso aumento degli ormoni dello stress, disturbi nel sonno ed elevata pressione sanguigna.
Nel lungo termine questi problemi possono incrementarne il rischio cardiovascolare. Pertanto è evidente come non sia solo l’atto formale del “sì” a fare la differenza ma piuttosto la qualità complessiva dell’unione stessa.