Un evento straordinario ha avuto luogo ieri pomeriggio a Paganico Sabino, un piccolo borgo di 150 abitanti situato in provincia di Rieti. Il noto pianista jazz Danilo Rea ha regalato ai residenti e ai visitatori un concerto che rimarrà nella memoria collettiva. La performance si è svolta in piazza Trieste, offrendo una vista spettacolare sul lago del Turano e creando un’atmosfera magica, lontana dal caldo delle grandi città.
Un’ora e mezza di emozioni musicali
Il concerto di Danilo Rea è stato caratterizzato da una lunga suite musicale che ha mescolato diversi generi. Il pianista ha eseguito brani iconici come “Moon River” e “Fly Me to the Moon”, passando per le canzoni di Fabrizio De André, il classico brasiliano “Tico Tico”, fino ad arrivare ai Beatles con “Here Comes the Sun”. Non sono mancati neppure i pezzi celebri come “Your Song” di Elton John e “Un giorno dopo l’altro” di Luigi Tenco.
Rea ha saputo coinvolgere il pubblico senza interruzioni per oltre novanta minuti, creando un legame speciale con gli ascoltatori presenti. Alla fine della sua esibizione, il trombettista Francesco Fratini e il violinista Marcello Sirignano si sono uniti a lui sul palco per eseguire alcuni bis molto apprezzati dal pubblico entusiasta.
L’ispirazione nel cuore della natura
Dopo il concerto, Danilo Rea ha condiviso alcune riflessioni sull’esperienza vissuta a Paganico Sabino. In una dichiarazione all’ANSA, il pianista ha raccontato come situazioni simili siano frequenti nella sua carriera: “Non più di una settimana fa ho suonato a Rogudi Vecchio nell’Aspromonte”. Qui anche lui aveva trovato ispirazione tra le bellezze naturali del luogo.
Rea non ha nascosto la sua ammirazione per Paganico: “È un posto meraviglioso; mi è bastato guardare verso il lago per trovare ispirazione”, affermando che sarebbe bello trascorrere più tempo lì per tornare a Roma con nuove idee musicali.
Progetti futuri nel mondo della musica
Nei giorni precedenti al concerto nel borgo sabino, Rea era stato ospite alla Casa del Jazz insieme al trio Doctor 3 composto da Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria. Dopo l’esibizione a Paganico Sabino, la band si prepara a partire per Il Cairo dove terranno un altro concerto.
Riguardo ai suoi progetti futuri in studio discografico, Rea ha confermato l’intenzione di realizzare nuovo materiale: “Devo fare un disco; sono parecchi anni che non ne faccio”. Ha discusso anche delle possibilità creative emerse durante la serata: “Ho sentito sonorità meravigliose stasera; andrebbero sfruttate meglio”.
La soddisfazione del sindaco
Il sindaco Danilo D’Ignazi non nasconde la propria gioia per aver ospitato uno dei grandi nomi del jazz italiano nel suo comune. Ha sottolineato l’importanza dell’evento dicendo: “È la prima volta che abbiamo qui uno dei grandi del jazz”. D’Ignazi spera che questo tipo di eventi possa contribuire alla promozione turistica della zona: “Puntiamo su progetti per far conoscere i nostri luoghi ma non ci aspettavamo questa opportunità”.
L’incontro tra arte musicale e bellezze naturali rappresenta quindi una combinazione vincente capace di attrarre attenzione su piccoli borghi come Paganico Sabino.