La segretaria del Partito Democratico critica la premier Meloni e il Parlamento Europeo

La segretaria del PD critica Giorgia Meloni per le sue posizioni sui diritti LGBTQ+ in Ungheria e sollecita una maggiore coerenza da parte delle istituzioni europee contro il populismo e l’estrema destra.
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La segretaria del Partito Democratico ha espresso forti critiche nei confronti della posizione della premier Giorgia Meloni riguardo al Pride in Ungheria. Durante un’intervista con la giornalista Gabriella Cerami, ha anche messo in discussione l’operato della presidente del Parlamento Europeo, Ursula Von der Leyen, sottolineando il crescente avvicinamento delle istituzioni europee a correnti populiste e di estrema destra.

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Critiche alla posizione di Giorgia Meloni sul Pride in Ungheria

Nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, la segretaria Dem ha evidenziato come le dichiarazioni della premier Meloni sulla questione dei diritti LGBTQ+ in Ungheria siano preoccupanti. Secondo lei, tali posizioni non solo minano i valori fondamentali dell’Unione Europea ma rappresentano anche un passo indietro nella lotta per i diritti civili. Ha ribadito che è fondamentale mantenere una linea chiara contro ogni forma di discriminazione e intolleranza.

La leader del PD ha richiamato l’attenzione sull’importanza di una risposta forte da parte delle istituzioni europee alle politiche repressive adottate dal governo ungherese. Ha affermato che non si può rimanere silenziosi mentre vengono messi in discussione diritti fondamentali come quelli legati all’identità sessuale e all’espressione individuale. La sua posizione è chiara: è necessario opporsi fermamente a qualsiasi tentativo di normalizzare comportamenti discriminatori.

Il ruolo della presidente del Parlamento Europeo Ursula Von der Leyen

La segretaria Dem non si è limitata a criticare solo la premier italiana; ha rivolto le sue osservazioni anche alla presidente Ursula Von der Leyen. Ha affermato che i voti dei socialdemocratici al Parlamento Europeo non devono essere dati per scontati e che ci si aspetta una maggiore coerenza nelle scelte politiche da parte delle istituzioni europee.

In particolare, ha sottolineato come sia non accettabile che la Commissione Europea adotti diverse maggioranze a seconda delle circostanze politiche. Questo approccio potrebbe compromettere l’integrità dell’Unione Europea stessa, secondo quanto dichiarato dalla leader Dem. Ha citato le recenti interazioni tra il gruppo dei Popolari e forze politiche di estrema destra come esempio preoccupante di questa tendenza.

Il suo intervento riflette un malcontento crescente all’interno del gruppo S&D riguardo alla direzione politica assunta dall’attuale leadership europea. La segretaria ha ribadito l’importanza di inviare segnali politici chiari: “Il perimetro di riferimento non può includere l’estrema destra,” affermando così la necessità per il Parlamento Europeo di mantenere una distanza netta dalle forze populiste.

L’appello ai socialdemocratici europei

Infine, durante l’intervista, la segretaria ha fatto appello ai membri del partito socialista europeo affinché prendano coscienza della situazione attuale nel panorama politico europeo. Ha esortato i colleghi a unirsi nella lotta contro ogni forma di populismo ed estrema destra che possa minacciare i valori democratici condivisi dall’Unione Europea.

Questo richiamo arriva in un momento cruciale per le dinamiche interne ed esterne dell’Europa; con elezioni importanti all’orizzonte e tensioni crescenti tra diversi gruppi politici, è essenziale mantenere alta l’attenzione sui temi legati ai diritti umani e civili. La leader Dem sembra determinata a far sentire forte la voce dei socialdemocratici nel contesto europeo contemporaneo.