Agrigento: dibattito accademico su One Health e cultura del benessere il 3 luglio

Il 3 luglio ad Agrigento, il convegno “Cultura del benessere: la visione One Health” esplorerà l’approccio integrato alla salute globale, affrontando temi cruciali come resistenza agli antibiotici e monitoraggio ambientale.
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Il 3 luglio, ad Agrigento, si svolgerà un importante dibattito accademico presso il Teatro dell’Efebo, situato all’interno dell’Orto Botanico. L’evento avrà come tema centrale “Cultura del benessere: la visione One Health”, un incontro scientifico e divulgativo che mira a esplorare l’approccio integrato alla salute globale. Questo concetto di One Health è emerso dall’evidenza che oltre il settanta per cento delle malattie emergenti negli esseri umani ha origine da fattori animali o ambientali.

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La visione integrata della salute globale

L’approccio One Health si basa sull’idea che non esistano confini netti tra le diverse discipline coinvolte nella salute pubblica. Le malattie possono trasmettersi tra animali e esseri umani attraverso vari canali, come virus e batteri. Gli esperti sottolineano l’importanza di una strategia coordinata per affrontare i rischi globali legati alla salute. Questo significa condividere dati, laboratori e risorse tra professionisti della sanità pubblica, veterinari ed ecologi.

Un esempio pratico di questo approccio è la sorveglianza congiunta della qualità dell’acqua nei fiumi e dei pesci destinati al consumo umano. In questo modo si può monitorare non solo la presenza di inquinanti ma anche eventuali patogeni presenti negli organismi acquatici. Collaborazioni simili sono già attive in Italia per monitorare la febbre del Nilo o nei mercati avicoli in Asia.

Le sessioni tematiche del convegno

L’evento sarà organizzato dall’Azienda Sanitaria Provinciale insieme al Libero Consorzio Comunale, con il supporto della Fondazione Agrigento 2025. Durante la serata sono previste tre sessioni tematiche condotte da moderatori esperti nel settore: Massimo Midiri, Francesca Di Gaudio e Giuseppe Capodieci.

Ogni sessione affronterà aspetti specifici legati alla visione integrata della salute globale. Si discuterà ad esempio dell’importanza di considerare l’organismo umano come parte integrante di un ecosistema più ampio dove interagiscono batteri intestinali, inquinanti atmosferici ed elementi alimentari.

La veterinaria gioca un ruolo cruciale in questo contesto; infatti può fungere da sentinella epidemiologica anticipando possibili focolai prima che le malattie colpiscano gli esseri umani.

Rischio sanitario legato agli antibiotici

Un aspetto critico discusso durante il dibattito riguarda l’uso degli antibiotici nell’allevamento animale e le sue conseguenze sulla salute pubblica. Quando gli antibiotici vengono utilizzati senza adeguate analisi cliniche o somministrati a scopi non terapeutici – come nel caso degli allevamenti intensivi – aumenta il rischio di resistenza microbica.

La Direttiva europea 200/2018 richiede controlli regolari sui punti critici nella produzione alimentare per garantire standard elevati nella sicurezza alimentare attraverso pratiche quali sanificazione continua e formazione del personale addetto ai controlli sanitari.

Proposte operative dal tavolo rotondo conclusivo

Al termine delle discussioni ci sarà una tavola rotonda finale dedicata alle proposte operative emerse durante i lavori precedenti. Tra queste ci saranno iniziative concrete come protocolli condivisi tra scuole e ASP per monitoraggi ambientali nelle aree scolastiche o l’utilizzo di sensori economici nelle aziende agricole per identificare focolai zoonotici precocemente.

Le proposte formulate verranno inviate agli assessorati regionali competenti così come al Ministero della Salute con l’obiettivo di trasformarle in azioni misurabili nel tempo anziché rimanere semplicemente idee su carta.

Questo evento rappresenta quindi un passo significativo verso una maggiore consapevolezza riguardo all’interconnessione fra ambiente, animali ed esseri umani nella gestione dei rischi sanitari globalmente riconosciuti.