Barbara Pedrotti è il nuovo volto del programma sportivo storico della RAI, “90° minuto”. Con un passato da tronista e una carriera costruita nel mondo dei motori, del ciclismo e della televisione, la conduttrice porta con sé un bagaglio di esperienze che promette di arricchire il panorama sportivo italiano. Questo articolo esplora la sua vita, le sue origini e i cambiamenti in atto nella programmazione sportiva della RAI.
La carriera di Barbara Pedrotti: dalle origini al successo in TV
Nata a Rovereto il 19 maggio 1982, Barbara Pedrotti ha sempre avuto una forte connessione con lo sport. Cresciuta in una famiglia appassionata di attività fisica, sin da piccola sognava di diventare pilota motociclistica. Tuttavia, un infortunio al ginocchio ha interrotto bruscamente questo sogno giovanile. Dopo questa battuta d’arresto iniziale, ha intrapreso un percorso diverso nel mondo dello spettacolo.
La sua carriera televisiva è iniziata come tronista nel programma “Uomini e Donne”, dove ha guadagnato visibilità tra il pubblico italiano. Successivamente ha partecipato alle selezioni per le Veline del noto show “Striscia la Notizia”, ma è stata la radio a darle l’opportunità per emergere definitivamente. Come speaker radiofonica si è fatta conoscere dal pubblico come “signorina scommesse” su Bewin.
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Il suo passaggio a Sky Sport rappresenta una svolta significativa nella sua carriera; qui ha condotto programmi come “Sky Calcio Show” e “La casa della Serie B“. L’esperienza accumulata le ha permesso di diventare una figura rispettata nel panorama giornalistico sportivo italiano.
La vita privata: maternità e legami familiari
Barbara non è solo una professionista affermata ma anche madre; suo figlio Leonardino rappresenta per lei un’importante fonte di gioia. In diverse interviste sociali ha condiviso l’emozione legata alla maternità: “È stato il segreto più dolce e più difficile da mantenere”. Oggi vive a Milano con i suoi due cagnolini Poppy e Pepe ma mantiene forti legami con Trento, dove si è laureata in Mediazione linguistica per le imprese ed il turismo.
Nonostante gli impegni lavorativi intensi, riesce a trovare tempo per coltivare le sue passioni personali che includono attività fisiche all’aria aperta. Questi aspetti della sua vita contribuiscono a delineare non solo la professionista che conosciamo oggi ma anche la persona dietro al microfono.
Il debutto al Giro d’Italia: emozioni indimenticabili
Uno dei momenti chiave nella carriera di Barbara Pedrotti è stato senza dubbio l’esordio al Giro d’Italia nel 2008. Ricorda vividamente quel giorno speciale quando ricevette la chiamata dal direttore dell’epoca; inizialmente pensò fosse uno scherzo tanto era incredula all’idea che avrebbe potuto partecipare ad uno degli eventi ciclistici più prestigiosi al mondo.
In quell’edizione iniziò come speaker tecnico prima di passare successivamente alla conduzione per emittenti estere quali quelle kazake o francesi. Questa esperienza internazionale non solo l’ha formata professionalmente ma le ha anche permesso di acquisire competenze trasversali utili nella gestione delle dirette sportive italiane ed estere.
Aneddoti divertenti accompagnano i ricordi del Giro; ad esempio racconta che molti spettatori scambiarono inizialmente lei per parte della carovana pubblicitaria piuttosto che riconoscerla come professionista competente sul campo delle competizioni ciclistiche.
Cambiamenti nei programmi sportivi RAI: nuove dinamiche
Con l’arrivo di Barbara Pedrotti su “90° minuto”, ci sono stati significativi cambiamenti anche negli altri programmi sportivi trasmessi dalla RAI. Paolo Petrecca continua ad essere Direttore responsabile dei contenuti mentre Simona Rolandi sarà confermata alla conduzione de “La Domenica Sportiva”, affiancando Paolo Maggioni, ex volto noto dell’informazione Rai.
Alberto Rimedio lascia quindi “Domenica Sportiva” passando alla conduzione del talk show calcistico storico mentre Paola Ferrari assumerà un nuovo ruolo conducendo “Il processo del lunedì” insieme a Marco Mazzocchi dopo aver collaborato insieme durante altre trasmissioni sportive precedenti.
Questi cambiamenti riflettono non solo nuove strategie editoriali ma anche un rinnovamento generazionale nell’approccio ai contenuti dedicati allo sport sulla rete pubblica italiana.