La fine di giugno 2025 è segnata da due tragici incidenti sul lavoro nella provincia di Ascoli Piceno, entrambi con esito fatale. Domenica mattina, un operaio è deceduto a Morignano, mentre ieri un altro incidente ha colpito la comunità di Rotella. In entrambi i casi, le autorità hanno avviato indagini per chiarire le dinamiche degli eventi.
L’incidente mortale a Morignano
Domenica mattina si è verificato un grave incidente a Morignano che ha portato alla morte dell’ascolano Benito Ferretti. L’uomo stava eseguendo lavori su un balcone quando, per cause ancora da accertare, è precipitato nel vuoto. La caduta ha avuto luogo in circostanze drammatiche e immediatamente sono stati allertati i soccorsi.
Le squadre del 118 sono giunte rapidamente sul posto per tentare di rianimare Ferretti, ma purtroppo ogni tentativo si è rivelato vano. Le autorità competenti hanno avviato una serie di accertamenti per comprendere meglio le condizioni in cui l’operaio stava lavorando e se fossero state rispettate tutte le normative sulla sicurezza nei cantieri edili.
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L’evento ha scosso profondamente la comunità locale e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I familiari dell’uomo stanno ora affrontando il dolore della perdita improvvisa mentre gli investigatori cercano risposte sulle cause dell’incidente.
Il secondo incidente a Rotella
Il giorno successivo alla tragedia di Morignano, un nuovo incidente si è verificato a Rotella in via delle Frazioni. Mariano Bracalenti, 56 anni originario di Monterubbiano nel Fermano, era impegnato in lavori su una trave quando ha perso l’equilibrio ed è caduto da circa tre metri d’altezza. Anche in questo caso i colleghi presenti nel cantiere hanno subito contattato i servizi d’emergenza.
Purtroppo anche per Bracalenti non ci sono stati margini di salvezza; nonostante gli sforzi dei sanitari del 118 che sono intervenuti prontamente sul luogo dell’incidente con manovre rianimatorie disperate, l’operaio non ce l’ha fatta ed è stato dichiarato morto sul posto.
Le forze dell’ordine insieme al personale del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro stanno conducendo indagini approfondite sull’accaduto. Sono stati ascoltati testimoni presenti al momento della caduta e verranno effettuati controlli riguardo alle misure adottate per garantire la sicurezza dei lavoratori durante lo svolgimento delle loro mansioni quotidiane.
La salma sarà sottoposta ad accertamenti medico-legali disposti dall’autorità giudiziaria prima che possa essere restituita ai familiari per celebrare il funerale secondo le tradizioni locali.
Questi eventi tragici evidenziano nuovamente la necessità urgente di garantire condizioni sicure nei luoghi dove operano gli addetti ai lavori edili nella regione marchigiana.